Prima e seconda fase: evaporazione e condensazione





Tutto il vapore acqueo che arricchisce l'atmosfera è destinato a subire un altro cambiamento: formatosi per evaporazione, esso umidifica e riscalda l'aria circostante che, per effetto dei monti convettivi, tende a salire e a espandersi; ma, essendo un gas, il vapore acqueo, espandendosi, si raffredda e subisce quindi il fenomeno della condensazione trasformandosi nuovamente in acqua.
Perché ciò avvenga è necessario che raffreddandosi il vapore acqueo incontri una parte fredda, ovvero un punto qualsiasi intorno a cui si possa condensare; tale punto è detto nucleo di condensazione.
Nell'atmosfera, che cosa funge da nucleo di condensazione?
Tutte le particelle presenti nell'aria sotto forma di pulviscolo, quali i sali e altre impurità, formano tanti nuclei di condensazione attorno ai quali il vapore acqueo si condensa e si trasforma nuovamente in gocce di acqua, costituendo le nuvole; queste, in base all'altezza alla quale si formano, hanno colori, forme e nomi diversi.
Le nubi, che possono apparire bianche quando sono sottili e illuminate dal sole, o grigie e nere quando sono spesse e in parte in ombra, vengono classificate in due gruppi fondamentali: nubi stratiformi e nubi cumuliformi.
Anche la formazione della rugiada e quella della nebbia sono legate al fenomeno della condensazione del vapore acqueo.
La rugiada si forma se la condensazione avviene a contatto con superfici fredde sul suolo terestre, sulle quali il vapore si deposita sotto forma di goccioline di acqua.

Se la temperatura diminuisce molto, come ad esempio nelle notti invernali quando scende al di sotto di 0 °C, il vapore acqueo, anziché condensare, sublima direttamente trasformandosi in piccoli cristalli di ghiaccio: brina, che ricopre prati, rami, foglie, ecc.
La nebbia si forma quando il raffreddamento dello strato più basso dell'atmosfera provoca la condensazione sotto forma di piccolissime goccioline che per la loro leggerezza rimangono in sospensione nell'aria. Questo accade soprattutto in autunno e in inverno quando nelle giornate limpide l'evaporazione favorisce il formarsi di vapore acqueo.