Alberto

Per quanto possa sembrare paradossale la civiltà post-industriale, la civiltà in cui viviamo, è intrisa di storture e gravida di insuperabili contraddizioni.

Come ci ricorda Fritjof Capra, “siamo in grado di controllare l’atterraggio morbido di sonde spaziali su pianeti lontani, ma siamo incapaci di controllare i gas inquinanti liberati dalle nostre automobili e dalle nostre fabbriche. Proponiamo comunità utopistiche in gigantesche colonie spaziali, ma non siamo in grado di amministrare le nostre città”.

In materia ambientale il pianeta acqua grida vendetta da tempo immemorabile poiché forti e brucianti sono gli squilibri e le sperequazioni.

In Italia a fronte di un nord ricco d’acqua si evidenzia un sud assetato.

Il 70% degli abitanti del nostro mezzogiorno devono infatti fare i conti con frequenti crisi idriche, un’emergenza che spesso diventa drammatica per le popolazioni delle isole.

Se poi si allarga il nostro campo visivo si scopre che nel mondo oltre un miliardo e seicento milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e che milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie causate dall’acqua non potabile.

Se è difficile non chiedersi fino a quando potrà essere tollerata una situazione del genere, è anche necessario e urgente capire come possiamo amministrare il nostro oro blu e quale educazione dobbiamo impartire ai giovani per tesaurizzare in Italia e nel mondo un bene vitale come l’acqua.

Alberto

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Cristiana

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Elisabetta

Fabiana

Giampiero

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Osvaldo

Palma

Rita

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Umberto

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