I Vulcani

 

Un enorme energia all'interno della Terra

Vulcano è anche il nome di una divinità romana, corrispondente al greco Efesto, che insieme a Vesta era il patrono del fuoco, da questo il nome trae origine.
Edificio naturale a struttura in parte complessa e di forma assai varia; costituito da materiali che, provengono dal fondo, salgono attraverso la crosta terrestre in superficie, dove si accumulano nei pressi dello sbocco, questo si deposita sotto forma di lava e tufi. Il concetto di Vulcano riguarda anche in quei casi, come i rilievi montuosi a forma di cono facenti uscire dall'apice, vapori e talora lave. Le ricerche date dai geologi hanno confermato che questo fenomeno esiste da miliardi d'anni. Nel nostro sistema Solare, esisto in altri pianeti la presenza di vulcani ad esempio su Marte c'è quello più grande, mentre quello più attivo è presente su Io, il satellite più di Giove.
Sono distinti in vari Vulcani, asseconda della forma, alla struttura interna e alla composizione: questi caratteri dipendono da vari fattori, quali qualità di materiale emesso, la forma del condotto che porta il magma in superficie, anche la zona in cui è collocata, dal tipo d'attività vulcanica (dipende dal tipo di viscosità del magma che è eruttato).
I Vulcani possono essere distinti in (vulcani di lava, misti, di materiali incoerenti). Tra i primi, che si formano durante eruzioni di tipo effusivo, sono da ricordare i Vulcani scudo, detti anche aspiti, costituiti da lave consolidate in forma di scudo molto appiattito; sono dovuti ad effusioni di magma basaltico da condotti vulcanici tubolari, per la sua fluidità il magma si spande sulle regioni circostante, sviluppando un tipo di edificio vulcanico assai più largo che alto.
Vulcani di lava sono anche detti vulcani tubolari (coperture di lava, pedioniti), edifici giganteschi in forma di piastra (il vulcano del Dekkan avrebbe una superficie di 65 000 Km² ed uno spessore di 3000 m); vulcani di questo tipo sono dovuti al successivo sovrapporsi di colate laviche di natura basaltica, fuoriuscenti da fessure della crosta terrestre; talora, alle colate sono intercalate coltri di tufi. I vulcani tabulari possono originarsi anche da nubi ardenti, ma in genere queste hanno dimensione minore.
Vulcani di lava di dimensione assai minori sono infine la colata lavica, la corrente di lava, alcuni tipi di cupola lavica, e di dosso vulcanico e la protrusione. I vulcani misti si formano per un'alternanza di fasi effusive ed esplosive e sono costituiti da una successione di strati di lava e di tufi, tra le forme più caratteristiche sono lo stratovulcano, ed alcuni tipi di dosso vulcanico.

 

Nell'ombreggiatura s'indica le attuali aree sismiche, e i punti neri rappresentano i maggiori vulcani attivi.


I vulcani di materiali incoerenti, costituiti dall'accumulo di soli prodotti piroclastici, sono dovuti ad eruzioni molto esplosive, in alcuni casi la violenza di questi è tale da non portare l'accumulo di alcun tipo di materiale, ma soltanto alla formazione di un diatrema (o canale di esplosione).
Inoltre possono essere classificati dal tipo d'eruzione che li ha generati. Vengono detti monogenici o poligenici, seconda che si siano formanti in seguito ad un'unica eruzione, oppure a numerose eruzioni, ripetute nel tempo con caratteristiche talora uguali, talora diverse. Sono poligenici ad esempio gli stratovulcano, questi possono essere semplici, se sono prodotti da un'attività vulcanica che nel tempo non muta no, oppure composti se sono generati da un'attività variabile nel tempo, ad esempio, quando un'eruzione esplosiva squarcia lo stratovulcano preesistente, sostituendovi in cima una caldera. Successivamente all'interno di questa è edificato un nuovo cono vulcanico, l'edificio nel suo complesso prende il nome di vulcano recinto, perché il vecchio cratere recinge il cono vulcanico di neoformazione, questo è il caso del Vesuvio, dove al suo interno si è formato un apparato vulcanico persistente, trasformato in caldera.


La vulcanica



E' l'attività connessa con l'eruzione di un vulcano. Può essere classificata in molti modi, la classificazione di Mercalli è fondata sull'attività d'alcuni vulcani particolarmente noti e distingue:
Attività stromboliana, caratterizzata da magma fluido, con moderate esplosioni.

Attività vulcanica, con magma viscoso e forti esplosioni parossistiche, intervallate da lunghi periodi di quiescenza.
Attività ultravulcanica, con parossismi esplosivi molto più violenti di quelli del tipo precedente.
Attività peleana, caratteristica di magmi viscosi, con nubi ardenti.
Attività hawaiana, con magmi molto fluidi e laghi di lava.
Attività pliniana, molto esplosiva, dopo un periodo di quiescenza.

   Eruzione di tipo esplosivo, il cono prodotto dalle particelle di roccia e cenere, che ricadano all'esterno, sarà molto appuntito dopo l'esplosione; si può verificare anche delle colate laviche.

In questo caso la lava è molto fluida, fuoriesce durante tutto il periodo esplosivo e si ha un cono arrotondato.

 

Secondo Rittmann si può distinguere un'attività continua detta "permanente", ed una discontinua.
Attività permanente, può essere diffusa, vale a dire proveniente da numerose fessure e da stretti canali sparsi in una regione vulcanica, oppure centrale, con emisione continua di materiale magmatico da un unico condotto vulcanico non ostruito. L'attività permanente diffusa è suddivisa in attività termale (sorgenti termali, geyser) e attività fumarolica (mofete, sorgenti di vapore, solfatare, fumarole calde, soffioni). L'attività permanente centrale comprende un'attività d'esalazione di vapori, d'eiezione di scorie e di lave, e d'effusione lenta di lave fluide dalla sommità, oppure dai fianchi dell'edificio vulcanico e di lave viscose, con formazione di cupole di ristagno e di protrusioni.
L'attività discontinua è distinta a seconda che si realizza da un vulcano di tipo centrale o lineare. Nel primo caso sono introdotte ulteriori distinzioni tra eruzioni a condotto aperto e a condotto ostruito, ciascuna delle quali può, presentare casi differenti secondo la qualità del materiale emesso, e della posizione del centro dell'eruzione rispetto all'edificio vulcanico.
L'eruzioni lineari la classificazione è fatta in base alla qualità del magma (fluido, con eruzioni laviche, miste, esplosive, viscoso, con eruzioni di pomici).Un posto a sé occupano l'eruzioni freatiche.