Terremoti e zone a rischio
Dal latino terrae motus, movimento della terra, è una rapida serie di brevissimi movimenti della superficie terrestre, consistenti in vibrazioni originate da un impulso che, da uno o più centri sotterranei, si propaga in tutte le direzioni mediante le onde sismiche. Nei terremoti si distinguono un ipocentro o punto d'origine ed un punto epicentro, in cui il fenomeno è più intenso. Esistono due diversi rilevamenti dell'intensità di un terremoto, quello della scala Mercalli e quella detta scala Richter, nella prima è misurata in gradi degli effetti di un terremoto, la Richter è utilizzata dai geofisici, questa si misura in micron. La minuziosa raccolta dei dati da parte di tutti gli osservatori geofisici mondiali, ha permesso di stabilire che i terremoti, sono molto più frequenti in alcune zone che in altre.
Cartina
dei terremoti, e della tettonica, e sismicità
Riportando su un planisfero l'ubicazione di tutti gli epicentri conosciuti si ottengono una carta delle aree sismiche della superficie terrestre; esse sono concentrate in tre fasce. La prima di forma anulare, Cile, California, Aleutine, Giappone e Nuova Zelanda, zone ad altissima sismicità. La seconda, quasi rettilinea, con direzione approssimativamente Est-Ovest, mediterranea comprende le regioni della Spagna, Italia e Grecia ecc, il Caucaso, la catena himalayana e le indie orientali. La terza rettilinea anch'essa ha un andamento invece da Nord-Sud, corre lungo le isole affioranti nel mezzo dell'oceano Atlantico, detta medio atlantica.
In attesa che i progressi scientifici e tecnologiche, ogni nazione ha una propria cartina della sismicità del proprio territorio, dove indicano le scosse di maggiore e minore intensità, esistono anche delle normative di costruzione edilizie, che ogni paese adotta per prevenire disastri a persone o a cose.
Mostriamo una cartina planetaria delle zone a rischio.
Onde sismiche
Sono delle vibrazioni elastiche che prendono origine dai terremoti, o altre cause, in vari punti o in una zona ristretta di sotto della superficie terrestre e che si propaga attraverso la Terra in tutte le direzioni. Questo punto è chiamato ipocentro o focus, sulla sua verticale in superficie si trova l'epicentro. La Terra se fosse omogenea, queste onde si propagherebbero in linee rette ed i fronti d'onda delle vere superfici sferiche; al contrario la terra non è uguale in tutti i suoi punti da materiali ugualmente rigidi e densi, perciò ogni volta che queste onde sismiche incontrano un diverso strato rocce o quant'altro ecc, di materiale con proprietà fisiche differenti (come troviamo nel mantello, nel nucleo o nella crosta), esse possono essere riflesse, deviate e assorbite, secondo leggi più complesse, rispetto a quelle valide per tutte le onde elastiche.
Quindi le direzioni di propagazione non sono in realtà delle linee rette, ma delle traiettorie curvilinee. Giungendo in superficie, le onde longitudinali e trasversali generano altre onde, dette di superficie, che possono essere paragonate a quelle formate in un specchio d'acqua immobile quando vi si scaglio un sasso.
Tra le onde di superficie si considerano di norma quelle che si propagano dall'epicentro, poiché l'intensità è molto maggiore di quelle analoghe che si generano in qualunque punto della superficie terrestre. Chiamiamo un terremoto ondulatorio, sussultorio, vorticoso, a seconda che il movimento al suolo sia stato prevalentemente orizzontale, verticale, rotatorio. In realtà i movimenti che giungano in superficie, sono più complessi, possono essere registrati con apparecchiature come (sismografi), i quali forniscono una più rappresentazione grafica. Giacché i fenomeni di riflessione, rifrazione e assorbimento delle onde sismiche sono in funzione della struttura, densità e morfologia degli strati attraversati, le onde sismiche forniscono anche dati importanti sulle caratteristiche geologiche del sottosuolo.
Durante
un terremoto avvenuto nel Messico in tre diversi città degli Stati Uniti,
si registrò l'estensione delle onde primarie e secondarie. Il punto focale
del terremoto si trova dove s'incontrano i tre cerchi intrecciati a
delimitare l'area influenzata dalle onde sismiche.
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