Coda Cavallina, Canna di Padule



Coda cavallina




Equisetum arvense.
Famiglia Equisetacee


In epoca medioevale i farmacisti la chiamavano coda equina, questo nome rimase fino al XVIII secolo. Era anche un articolo commerciato, giacché era impiegata per la pulitura del peltro e delle sculture di legno. In alcuni paesi dell'Europa orientale è coltivata ancora oggi, con un impiego nella medicina popolare.
La Coda cavallina è una pianta, che preferisce i luoghi freschi e umidi, cresce in tutta l'Italia, e la troviamo soprattutto nei terreni incolti, sulle sponde dei fiumi, torrenti, e in luoghi erbosi ricchi d'acqua.
La Coda cavallina come le felci e i licopodi, appartiene alle Crittogame vascolari, in pratica non hanno né fiori né semi ma rilascia delle spore, il termine "Crittogame" significa fiori nascosti. All'apice dei fusti sterili vi è una spiga ovale, composta di numerosi sporami, le spore si sviluppano permettendo la riproduzione della pianta. Le stesse spore sono dotate da un movimento a molla che dà aiuto alla riproduzione. Pianta erbacea con un lungo rizoma sotterraneo ramificato, provvisto di tuberi ovali.
Dal rizoma in primavera sorgono i fusti fertili, alti dai 15 ai 30 cm, di colore giallo bruno o bruno rossiccio, poiché sono sprovvisti di clorofilla, più tardi spunteranno i rami, con numerosi rametti, ciascuno, parte da dei nodi, questi di colore verde, perché in loro è presente la clorofilla.

 

                                                    


Le foglie, la pianta non ne possiede delle vere e proprie, ma i fusti sterili rispetto a quelli fertili hanno a livello del nodo una guaina, di forma campanulata, terminata da numerosi denti lanceolati acuminati.
La pianta è molto ricca di silicio e fin dai tempi più remoti era usata per lucidare i metalli, la pianta è apprezzata soprattutto per la sua azione emostatica.
In pratica la parte che si utilizza sono i fusti sterili, ben sviluppati, il periodo migliore della raccolta (maggio-luglio), tagliando 5-10 cm sopra il terreno. L'essiccazione è fatta al sole, mettendoli su un foglio di carta all'occorrenza anche riscaldato in ogni caso in un luogo asciutto, perché è molto fragile, dopo di che tagliamo a pezzetti piccoli, e le conserviamo in sacchetti di carta.
L'acido silicico ha proprietà di far aumentare l'elasticità dei tessuti e giova alla ricostruzione dello scheletro. A tale punto che è impiegato per accelerare, le guarigioni nelle varie fratture.
La Coda cavallina si può utilizzare per le emorroidi, per le perdite di sangue (dal naso), per le varici, i pruriti e le infiammazioni delle mucose della bocca e gola.


Principi attivi: acido silicico, e silicici idrosolubili; saponine, fitosterolo, flavonoidi, acido aconitico, tracce d'alcaloidi, nicotina, palustrina e palustrinina. Vitamina C, tannino, resina, acidi malico e gallico.
Proprietà: diuretiche, cicatrizzante, astringente, genitourinaria, antinfiammatorie, rimineralizzanti, antiemorragico, emostatico vulneraria.
Curativo: geloni, dolori reumatici, disordini circolatori locali, disturbi vescica e ai reni, cura delle ferite, idropisia.





Alcune ricette uso interno


Diuretico: prendiamo la parte aerea della pianta, fare una tintura, 20g in 100 ml d'alcool a 20° (lasciare a macerare per otto giorni), da bere due o tre cucchiaini il giorno.
Detergere le ferite, fermare le emorragie nasali, lenire le pelli infiammate, il bruciore della gola
, le infiammazioni emorroidali: usare la parte aerea della pianta; quindi fare un infuso, 5g in 100 ml d'acqua. Lavaggi o sciacqui, gargarismi ecc., asseconda la cura dell'infiammazione.


                  I germogli giovani possono essere consumati in insalata.

Alcune ricette uso esterno


Cicatrizzanti per piaghe, o ulcere e ferite: decotto della pianta fresca, 50g a 100g per litro d'acqua, far bollire per trenta minuti.
La tisana è utile come collutorio nelle ulcere afose o nelle gengiviti. Usata per irrigazioni nella leucorrea. Efficace nei casi di prostatite, d'enuresi e d'incontinenza.

Un uso cosmetico

Pelli rilassate e rugose, si consiglia di utilizzare la droga infusa nell'acqua calda del bagno.
Usato nella cosmetica per rinforzare le unghie.
Unghie: 1g di polvere di coda cavallina essiccata, con poco miele, 2 volte il giorno.
Utilizzare per 10 giorni.

Canna di Padule




Phragmites communis Trin.
Famiglia Poaceae (Graminaceae)


Pianta comunissima che cresce in tutta Italia, dalla costa fino a quella subalpina; pianta esclusivamente acquatica, la troviamo ai bordi dei laghi, dei fiumi, torrenti, nelle paludi e in special modo nei terreni umidi.
E' una pianta perenne, con grosso rizoma disposto orizzontalmente, da cui nascono i culmi alti da 1 ai 3 m.
Le foglie di colore grigiastro o verde glauco, hanno una guaina che avvolge il fusto, di forma allungato-lineare, si stringe quadratamene in un apice acuto e spinescente, di consistenza rigida.
I fiori sono una pannocchi

a densa, inserita all'apice del culmo, lungo fina a 50 cm. I fiori sono riuniti in tre-otto in spighette racchiuse in due glume, ogni fiore a sua volta è incluso in due brattee chiamate glumette.
Il frutto è una piccola cariosside racchiusa nelle glumette.
La parte da utilizzare per la raccolta è il rizoma, che è raccolto in ottobre - novembre o in febbraio - marzo, si monda dalle radichette e dai residui dei fusti, si lava e si taglia in pezzi di 4-5 cm, nel caso di un grosso rizoma si possono spezzare in due.
Dopo di che sono essiccate all'ombra o in ambiente riscaldato (in forno, non più di 40°), si conservano in recipienti di vetro o porcellana.

                                          


Principi attivi: sostanze amare, piccola quantità d'alcaloidi, sali di potassio, resine.
Proprietà: sudorifico, e diuretico.
Curativo
: diuresi, e la sudorazione nelle influenze e raffreddori .


La Canna di Padule, ha le stesse proprietà di quella della Canna, quindi in mancanza dell'una o dell'altra si possono utilizzare entrambe.
La Canna di Padule ha proprietà di stimolare la sudorazione, può aiutare perciò nei casi di febbre, influenze e raffreddori.
Un efficace diuretico, utile per ridurre gli edemi, in pratica eliminare l'acqua, aiutando così gli individui soggetti alla ritenzione idrica, derivante da uno scarso funzionamento del rene, dell'apparato cardiovascolare e polmonare.


                    Alcune ricette        

Per favorire la diuresi e sudorazione: infuso di rizoma, 2g in 100 ml d'acqua. Bere due tazze il giorno.