Iperico

Hypericum perforatum
Famiglia Ipericacee
L'Iperico è una pianta d'origine dell'Europa e dell'Asia occidentale, in zone temperate, ma naturalizzato in America e in Australia. La pianta si trova dal mare alla zona alpina nei luoghi freschi, nei boschi, ai bordi delle strade.
L'Iperico è una pianta che cresce cespugliosa formando così delle macchie, e la sua fioritura risalta molto sulle distese, formando come una macchia di colore giallo oro composto con rossiccio.
Il suo fiore ha una durata molto breve, infatti, dopo un giorno già tendono ad appassire, ed il loro colore giallo tende a diventare ruggine.
In Passato è stato strettamente associato ai riti della magia, per le sue proprietà considerate magiche,e per questo si riteneva anche, che avesse la capacita di scacciare gli spiriti maligni, inoltre usato per purificare l'area.
Queste credenze popolari sono state rafforzate dalla particolarità della pianta. Infatti i fiori che sono di colore giallo, diventano rossi se stropicciati (reazione dovuta alla presenza di un pigmento rosso fluorescente, l'ipericina), ed il rosso è associato al sangue.
Le ghiandole oleose di questa pianta, se schiacciate emettono un profumo simile all'incenso. Fu chiamato anche herba Sancti Ioannis.
Il suo aspetto di pianta erbacea perenne con un corto rizoma sotterraneo, da cui produce molti fusti alti fino ad un metro, lignificati alla base e ramificati; i fusti sono cilindrici a due coste che salgono per tutta la lunghezza.
Le foglie sono sessili, opposte, di forma ovale o ellittica, e gradatamente più stretta, glauca sotto, cribrosa, con numerosi punti traslucidi e picchiettati di nero.
L'infiorescenza ha un ampio corimbo ramificato e formato da numerosi fiori gialli dorati; i fiori hanno cinque sepali verdi, ovali o lanceolati; i cinque petali sono ovali ellittici, la superficie spesso macchiata da punti neri e da punti chiari. Gli stami in numero elevatissimo da 50 a 100, sono riuniti in tre logge.
I frutti sono in una capsula ovale che a maturazione si aprirà in tutte le sue parti; i semi cilindrici di colore nero o bruno scuro.
Le parti utilizzate chiamata anche droga sono le sommità fiorite e foglie. Il periodo di raccolta delle sommità fiorite in giugno- agosto- settembre, essiccare all'ombra in mazzi, ma anche freschi.
Il fiore dell'Iperico sfiorisce molto rapidamente, quindi usato fresco, deve essere adoperato velocemente.

Principi attivi: olio essenziale, ipericina, resina, tannino, vitamina C, acido clorogenico e caffeico, flavonoidi.
Proprietà: aromatizzanti, digestive, antispasmodiche, ipotensivi, astringenti, antinfiammatorie e cicatrizzanti, antibiotici, antivirale.
Curativo: antinfiammatorie, astringenti, cistite, cicatrizzante, digestione, piaga, scottatura, pressione alta, disturbi da menopausa, dolori nevralgici, reumatismi, considerata un antipiretica, emorroidi, stimola la secrezione gastrica e biliare, nelle mestruazioni irregolari, contusioni, migliora la circolazione sanguigna, vene varicose, efficace nelle
nevrosi.

L'Iperico alle giuste dosi è impiegato nel settore liquoristico, per le sue proprietà aromatiche e digestive. L'estratto alcolico dei fiori tinge di rosso o violetto la seta, ma non il cotone.
E' stata confermata la sua utilità come spasmodico e ipotensivo, l'Iperico hanno dimostrato una buon'azione antisettica. La pianta trova applicazione, per un uso esterno come cicatrizzante e antinfiammatorio, su ferite, piaghe, e ustioni. Nel settore cosmetico è usato come astringente per pelli arrossate e delicate, tonificante per le pelli stanche.
L'ipericina, il pigmento contenuto dei fiori è di colore rosso, e rendendo la pelle degli animali che se ne cibano sensibilissima ai raggi del sole, inoltre la pianta può provocare dei gonfiori al muso dell'animale, irritazioni della pelle se non addirittura la morte.
(1) "Ci sentiamo giù di tono e con la lacrima facile: la soluzione migliore per la depressione è l'iperico, infatti, i principi attivi di questa pianta hanno un'azione tonica, lo confermano recenti scoperte. Agendo sulla regolazione della produzione delle tre sostanze che nel cervello sono responsabili appunto della depressione. Tra le diverse formulazioni disponibili, possiamo usare l'estratto secco, presente anche nelle gocce, più efficace perché contiene una percentuale maggiore di principio
attivo". La dose giusta è di 20 gocce o di due capsule il giorno.
Alcune ricette

Digestione: infuso o tisana, 1g di sommità fiorite in 100ml d'acqua, bere una tazza il giorno.
Pressione alta: tintura, 20g in 100 ml di alcool a 20°(far macerare per 5 giorni) un cucchiaino dopo i pasti.
Piaghe e scottature:
un uso esterno. Per la prima: decotto, 5g in 100 ml in acqua, fare dei lavaggi o applicare compresse imbevute di decotto.
Scottature: tintura oleosa, 30g in 100 ml d'olio d'oliva. Aggiungere 10g di vino bianco e lasciare riposare al sole per 15 giorni. Agitando di tanto in tanto, quindi filtrare, applicare con lievi frizioni sulle parti interessate.
Altra ricetta Scottature
Ricetta tramandata dai contadini e personalmente provata, quindi la consiglio anche perché più semplice da realizzare.
Tintura oleosa, le sommità fiorite non sono pesate, solamente l'olio d'oliva deve essere il doppio dei fiori raccolti (si utilizza anche i boccioli), messi in un vaso di vetro, inserire l'olio quanto serve, esporlo al sole per 20 giorni, ogni tanto agitarlo, infine filtrare e conserva re in bottiglie di vetro e lontano dalla luce.
Scottature
Scottature:
preparare un olio d'iperico e fare dei lavaggi.
Alcune ricette

Cistite: infuso d'iperico, 15g di fiori in mezzo litro d'acqua, bere una tazza prima di ciascun pasto.
Piaga:
olio d'iperico, da conservare in bottiglia in casi di bisogno, macerare 250g di fiori e foglie fresche in mezzo litro d'olio d'oliva, per 10 giorni. Durante questa fase esponiamolo alla luce diretta del sole, infine filtrate e adoperatolo con delle applicazioni sulle piaghe.
Reumatismo: in questo caso possiamo frizionare sulle parti interessate con un preparato d'acqua contenente una discreta quantità di fiori d'iperico, esposta alla luce del sole per un mese, dopo di che l'acqua è diventata rossa, aggiungere 10g di canfora (per un litro).
Disturbi mestruali: decotto, mettere 2 cucchiaini della droga in una tazza fredda, scaldare fino all'emissione delle bollicine, togliere dal fuoco, e lasciare riposare per 15 minuti. Bere una tazza 2 o 4 volte il giorno.
Menopausa: decotto, mettere 2 cucchiaini d'erba tritata di fiori freschi o secchi, in una tazza d'acqua fredda. Scaldare, e spengere quando inizia a bollire. Lasciare riposare per 15 minuti, bere una tazza alla mattina e alla sera, per diverse settimane o mesi.
Nevralgia: olio, schiacciare una manciata di fiori appena raccolti o una mistura di fiori e foglie, con un cucchiaino d'olio d'oliva circa. Metterlo in un contenitore di vetro alto, e ricoprire il tutto con una quantità d'olio pari a 3-4 volte. Lasciare riposare al sole per 15 giorni circa. Ogni tanto ricordiamo di scuotere il composto più volte nell'arco dei 15 giorni. Filtriamo e conserviamolo in una bottiglia di vetro scuro e al riparo dalla luce. Infine frizionare con olio sulla zona dolorante, anche per parecchie volte al giorno.
Luppolo
Humulus lupulus L.
Famiglia Orticacee
Il Luppolo rivoluzionò la fabbricazione della birra, giacché permise una conservazione più lunga.
Luppolo si divide in due specie quella dell'H. lupulus L., è questo tipo di luppolo utilizzato per la fabbricazione della birra mentre H. japonicus L., invece d'origine asiatica, è adoperata per decorare giardini, nell'abbellire i pergolati, poiché la sua somiglianza alla vite si presta molto alla copertura di pergolati, con il suo fusto si avvolge a pali in senso antiorario. Questa pianta era coltivata dai Romani, ma non si diffuse in Francia o in Germania fino al IX e X secolo. Plinia chiamò la pianta lupus salictarius, o lupo dei salici, essendo rampicante dei salici. Originario delle zone temperate settentrionali, la si trova lungo le siepi, nelle boscaglie, sugli ontani, sui salici, in terreni umidi, ricchi di humus, pianta perenne con grosso rizoma carnoso da cui si sviluppano fusti erbacei, le piante sono distinte in maschili e femminili.
Il fusto, si può estendersi fino ai 5-6 metri, la foglia è divisa in tre-cinque lobi ovali-ellittici con l'apice acuto, il margine è abbondantemente dentato.
Le piante maschili hanno numerosi fiori, riuniti in una pannocchia all'apice dei rami, formati da cinque tepali e cinque stami. Le piante femminili hanno i fiori situati a due a due all'ascella di brattee simili a piccole foglie; queste ultime sono riunite a formare l'infiorescenza.
Il frutto è degli acheni subrotondi, di color cenere, avvolti dalle brattee accresciute; queste hanno la sua superficie tappezzata da numerose ghiandole secernenti una sostanza resinosa gialla.
Parti che si utilizzano in farmacopea sono soltanto le infiorescenze femminili, chiamate coni, e la polvere dorata e resinosa che le ricopre, la luppolina. Le infiorescenze femminili si raccolgono in agosto-settembre-ottobre recidendole alla base senza il peduncolo. Le infiorescenze si essiccano in strato molto sottile all'ombra o in locale ben aerato rimovendole spesso, conservare in recipienti di vetro o porcellana e al riparo dalla luce. Curiosità, durante la raccolta del luppolo, persone sensibili può soffrire di qualche disturbo come: la sonnolenza o la cefalea e la sudorazione.
Viene coltivato su scala commerciale, specialmente in Europa settentrionale, negli Stati Uniti e in Cile.
Alla pianta è stata da sempre riconosciuta la proprietà di attenuare i nervosismi, consigliata alle persone facilmente eccitabili e che soffrono d'insonnia di imbottire il proprio guanciale con fiori di luppolo.
Il suo noto uso soprattutto nell'impiego dell'industria della birra, la quale favorisce il suo aroma amaro, in più aiuta la conservazione. Per queste caratteristiche è sovente usato anche nei liquori amari e i digestivi, nei preparati domestici, devono essere utilizzati in dosi appropriate. Altre proprietà come quel sedativo atto a conciliare il sonno, moderare l'appetito sessuale. Quest'ultima è da collegarsi con la presenza, nel luppolo, di sostanze estrogene. La presenza di queste sostanze deve indurre, ad un uso moderato e continuato di questi preparati possono dare effetti indesiderati come nausea, vertigini, fenomeni ipnotici. Le applicazioni esterne d'infiorescenze calmano i dolori nevralgici, reumatismi e attriti.
Principi
attivi, oli essenziali, estrogeni, la resina, flavonoidi, tannini e principi
amari.
Proprietà, antisettico, diuretico, antibiotica, aromate, amaro-toniche, sedative della sfera nervosa e sessuale. Inoltre impiegato in alcuni profumi.
Curativo,
digestione e indigestione, magrezza, ansietà nervosa, nevralgia, gotta, disturbi lombaggini e nella sciatica, disturbi gastrici nervosi, pelle eczema, sonno insonnia,
tonico.
Per conciliare il sonno, alleviare gli stati ansiosi e normalizzare i processi digestivi.
Alcune ricette uso esterno
Sonno, e alleviare stati ansiosi. Prima di coricarsi, è utile anche fare un bagno caldo, nel quale si versa un infuso concentrato di luppolo.
Uso interno
Inoltre a normalizzare i processi Digestivi con: infuso, 20g in 100ml d'alcool di 40° (a macerare per otto giorni), un cucchiaino, prima di coricarsi.
Tintura: 20g in 100ml d'alcool di 40° (a macerare per otto giorni), in un cucchiaino, prima di coricarsi.
Curiosità 
I germogli giovani e i fiori maschili sono commestibili come insalata.


Foto scattata durante la visita guidata al Lago di Sibolla
Alcune ricette
Insonnia,
bollire per due o tre minuti 15g di fiori secchi in mezzo litro d'acqua.
Magrezza, infuso di Luppolo, mettere in infusione per qualche minuto 10g di sommità fiorite essicca, in mezzo litro d'acqua bollente.
Eczema, lozione di Luppolo per detergere la parte di pelle interessata: lasciare in infusione per 10 minuti 5g di fiori in poco meno di un litro d'acqua.
Uso esterno
Nevralgie lombaggini e sciatica.
Fare delle applicazioni di coni di Luppolo scaldati.
Gotta, decotto di coni e foglie bolliti in acqua, alcuni minuti in cataplasma.
Curiosità
In cosmetica il Luppolo è impiegato per rivitalizzare e ridare luminosità alle pelli rugose e rilassate.

Alcune ricette uso interno
Tonico, macerare freddo 30g di coni di luppolo, da 12 a 24 ore, una tazzina prima dei pasti.
Sedativo, luppolo 30g in un litro d'acqua bollente, un bicchiere d'infuso prima di coricarsi unito a un cucchiaino di fiori d'arancio.
Disturbi cardiaci e nevrosi, infuso, versare una tazza d'acqua bollente su un cucchiaio d'infiorescenza di luppolo. Lasciare riposare al coperto per 10-15 minuti. Bere una tazza alla sera e anche durante il giorno se necessario.
Indigestione, infuso, versare una tazza d'acqua bollente sopra a un cucchiaino d'infiorescenza di luppolo. Lasciare riposare 10-15 minuti. Bere 1-2 tazze il giorno, prima dei pasti principali.
Insonnia, infuso, versare 1 cucchiaino d'acqua bollente su un cucchiaino d'infiorescenza di luppolo, lasciare riposare 10-15 minuti. Bere una tazza alla sera.
1)(la notizia è stata tratta dalla rivista "Donna Moderna" d'Agosto 2005).
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