Ontano nero, Pioppo nero



Ontano nero


Alnus glutinosa (L.) Gaertner
Famiglia Betulaceae


Originario dell'Africa settentrionale, dell'Europa e d'alcune zone dell'Asia, si è diffuso e naturalizzato negli altri paesi.
Il luogo preferito e dove la si trova di frequente sono; le zone umide, quindi in prossimità di corsi d'acqua e paludosi.
Predilezione alle zone umide della pianta ha fatto sì che il suo impiego, fosse quello di sostegno ai ponti o nelle costruzioni. A Venezia si è fatto largamente uso di sostegni d'Ontano.
Le radici dell'Ontano hanno un bel colore rosso aranciato, per questo sono utilizzati per la fabbricazione d'oggetti e mobili, ma anche per tingere legni, stoffe e oggetti di pelle.
Il suo aspetto è d'arbusto di dimensioni variabili, che possono raggiungere i 20-25 m. La corteccia è molto screpolata, di colore nerastro; i rami specie negli alberi adulti sono disposti a piani come quelle delle conifere.
Le foglie hanno picciolo non molto lungo, d'aspetto rotondo e obovali, la superficie è glutinosa vale a dire appiccicaticcia, di colore scuro sopra e chiaro sotto, arrotondate e crenate, smussate alla sommità.
I fiori sono separati; quelli maschili sono inseriti su tre cinque amenti penduli, lunghi 6 cm; quelli femminili compongono dei piccoli amenti, eretti durante la fioritura, di colore verdastri o rosastri (febbraio-marzo).
Il frutto; dagli amenti femminili si accresce le infruttescenze fi forma ovale e oblunghe, di colore scuro e contenenti i veri frutti. Questi sono dei piccoli achei di forma ovale, e circondati da una piccola ala.
Le parti utilizzabili sono: la corteccia dei rami giovani raccolti preferibilmente in febbraio, e le foglie.
La raccolta della corteccia; come abbiamo già accennato prima, deve essere fatta in febbraio dai rami giovani e sprovvisti di foglie, staccando con un coltello di tipo (svizzero), dividendo in pezzetti lunghi 10 cm circa, mentre per le foglie la raccolta avviene in maggio-luglio a completo sviluppo. Le dobbiamo conservare entrambe in sacchetti di carta o di tela, la corteccia si essicca al sole, le foglie si stendano al solo, ogni tanto le moviamo per facilitare l'essiccazione. 

                                                

La corteccia ricca di tannino, ha proprietà febbrifughe, per alleviare le influenze, infezioni intestinali. Inoltre ha proprietà astringenti, per risolvere le piccole infiammazioni della bocca della gola (soprattutto le gengive), gli arrossamenti della pelle, tonifica i vasi superficiali dilatati, può mitigare disturbi delle emorroidi. Le foglie hanno proprietà astringenti, sono impiegate come diuretico.

Principi attivi, tannini, sostanze amare (la corteccia), emodina, alnulina e protoalnulina, saccarosio, glutino e glutinal.
Proprietà, Proprietà, febbrifughe, diuretiche, astringente, antinfiammatorie, cicatrizzante, tonica.
Curativo,febbre, infiammazioni gengivali, emorroidi,diuresi, infiammazioni della pelle e delle mucose.

Curiosità

Una curiosità, nella tradizione popolare si attribuisce nelle foglie la proprietà di diminuire la secrezione lattea oppure di rallentare la sudorazione.

Alcune ricette uso interno (corteccia)        

Attenuare la febbre, decotto con 30g in 100 ml d'acqua. Bere due o tre tazze il giorno.

            
Foto scattate durante la visita guidata al Bosco Oasi del Bottaccio

 

          Alcune ricette uso esterno (corteccia)

Per infiammazioni delle gengive, delle emorroidi, della pelle e delle mucose; decotto di corteccia, 5g in 100 ml d'acqua. Fare dei gargarismi o sciacqui o lavaggi, asseconda della zona da trattare.

      Alcune ricette uso interno (foglie)      

Diuresi: infuso di foglie, 3g in 100 ml d'acqua, bere due tre tazze il giorno.

Curiosità
Usato ufficialmente negli amari e un tempo largamente impiegato dai tintori: la corteccia produce il rosso e il nero, i germogli giovani producono il giallo, il legno fresco produce il rosa, e gli amenti il verde.

Pioppo nero


Populus nigra L.
Famiglia Salicaceae


D'origine incerta, ma naturalizzato in molte zone a temperatura mite, è facile incontrarlo nei terreni freschi; vicino ai corsi d'acqua.
Il Pioppo nero è un albero spontaneo, ma viene anche coltivata su scala orticola e commerciale.
In passato si riteneva che la pianta avesse proprietà miracolose, è data dalla resina oleosa.
Il suo aspetto è di albero a foglie caduche, alto fino a 30 m, ha un'ampia chioma, la corteccia di colore cenere si screpola longitudinalmente; i suoi rametti più giovani hanno una forma cilindrica; le gemme invernali sono oblunghe appiattite, ricoperte da brattee brune, queste glabre e attaccaticce.
Le foglie sono alterne con un lungo picciolo compresso ai lati superiori. La sua forma varia da quella triangolare a quella romboidale; la base si restringe a cuneo o arrotondata, l'apice è acuminato, e il margine dentellato, la sua superficie è pelosa.
I fiori spuntano prima delle foglie, disposte in amenti separati, quelli maschili sono molto fitti con numerosi stami, mentre quelli femminili più radi, con l'ovario circondato alla base da una specie di calicetto a forma di scodellina.
Il frutto è una capsula che a maturità si apre in due parti per lasciare uscire i semi, questi di colore bianco e con una lunga peluria.
La droga è la gemma e la corteccia, il periodo di raccolta per le gemme è in primavera prima che si schiudono, anche la corteccia si raccoglie in primavera. Possiamo essiccare le gemme all'ombra o in un luogo ben areato, le conserviamo in recipienti di vetro, la corteccia si taglia in pezzi di 5-10 cm, si essicca al sole e si conserva in sacchetti di carta o di tela.

                                                   


Principi attivi,, tannini, olio essenziale, eteroside salipopuloside
Proprietà, Proprietà, astringenti, antinfiammatorie, balsamiche, depurative, antisettico.
Curativo, tosse, febbre, catarri bronchiali e vescicali, emorroidi, disturbi urinari,scottature antinfiammatorio della cute, antidolorifico per attriti, ammaccature, tagli,per l'infezioni orali.


Curiosità
Le gemme del Pioppo nero si ficcano nella composizione di un noto unguento detto "unguento populeo", utile sedativo dei disturbi delle emorroidi.
Le gemme inoltre sono utili per trattare le scottature, contusioni e piccole escoriazioni della pelle.

         Altre ricette uso interno (le gemme)

Tosse e i catarri bronchiali e vescicali. Decotto, 2g in 100 ml d'acqua, bere due o tre tazze il giorno.
Tintura vinosa, 5g in 100 ml di vino rosso di buona gradazione (macerare per 10 giorni), bere un bicchierino.

Altre ricette uso esterno (le gemme)    

Emorroidi, e come astringente, nei casi d'antinfiammatorie della cute. Decotto, 5g in 100 ml d'acqua, per le emorroidi fare dei lavaggi, mentre per le cuti compresse imbevute di decotto sono poste sulle parti interessate.

                            Altre ricette uso interno "la corteccia"     

In casi di stati febbrili, decotti, 2g in 100 ml d'acqua. Una o due tazze il giorno.


Curiosità
      
Ottimo collutorio per le infezioni orali.
I germogli sono usati in un'ampia gamma d'articoli di profumeria, dove si richieda aroma balsamico resino forte.