Come l'uomo ha interagito con le grandi variazioni climatiche

 

Noi tutti anche se non siamo addetti ai lavori proviamo un vivo interesse a conoscere come si sono comportati gli esseri umani e tutte le specie viventi come, mammut dinosauri, cavalli, lupi, (poi nostri cani domestici) durante le varie variazioni ambientali e climatiche, e come alcune specie di animali siano scomparse ed altre si siano adattane per sopravvivere. In epoche passate a partire da i vari continenti dove l'homo sapiens era già presente cercheremo di raccogliere elementi per sapere come l'Uomo si sia adattato alle varie situazioni climatiche ed ambientali. Senza andare troppo oltre nel tempo faremo le nostre ricerche nel lasso di tempo che va indietro di 12000 anni, dove segna la fine dell'ultima era glaciale che iniziando 900.000 anni fa e terminata intorno al 18.000 a.c.,(epoca di capitale importanza per la terra e di tutti gli esseri viventi) suddividendo così gli ultimi 12.000 anni in tre parti ben distinte.
Prima parte: i primi 9.000 anni
Dopo 850.000 anni (periodo Neolitico) l'uomo preistorico finalmente usciva dai rigori dell'Era glaciale quaternaria (una delle tante glaciazioni verificatesi nella storia della Terra), in particolare ed entrava in una delle variazioni " calde " periodo caratterizzato da una successione di oscillazioni termiche di soli 4-5 gradi relativi alle epoche glaciali e interglaciali. Nel periodo che va dal 10.000 al 750 A.C. la temperatura sale di circa 2 gradi fino all'anno 4.000 a.c. per poi scendere fino a raggiungere temperature sempre più fredde avviandosi così verso un periodo glaciale e chiudendo così il ciclo di caldo interglaciale che era iniziato 20.000 anni fa. All'incirca nell'anno 8.750 a.c. l'attuale temperatura media del clima e stata superata raggiungendo il massimo livello nell'anno 8.500 a.c. per avere poi in diminuzione dei valori durata 500 anni. Le variazioni della temperatura in senso positivo sono iniziate nel 4.500 a.c. fino a raggiungere il massimo (circa 2 gradi) degli ultimi 12.000 anni (rispetto all'attuale temperatura media). Nell'anno 3.250 circa ed in modo più marcato nel 750 a.c. abbiamo avuto due periodi ben marcati di freddo, intervallati fra di loro nell'anno 2.000 a.c. con un periodo caldo. Con l'aumentare della temperatura media del clima l'effetto più immediato furono i cambiamenti geologici e geografici, essi subirono un repentino cambiamento come la riduzione delle zone ghiacciate e l'arretrare dei ghiacciai sollevando così il suolo per la ridotta pressione che esercitava il ghiaccio sul suolo con sollevamenti del medesimo anche superiori ai 100 metri s.l.m. (i paesi Scandinavi ne sono una prova) a causa di tutto questo nell'anno 8.000 a.c. (circa) l'attuale Gran Bretagna divenne un isola separandosi cosi dall' Europa. Mentre l'America e l'Asia prima unite furono divise dal mare (l'attuale oceano pacifico) molti furono gli sconvolgimenti climatici, a causa di questi eventi vi furono cambiamenti e modifiche alla flora, e alla fauna, animali (come orsi, renne, bisonti e gli scomparsi mammut) e piante (Pini, Betulle, ect.)si spostarono verso nord altre si estinsero perché incapaci di adattarsi al nuovo clima. Con un clima reso più dolce l'uomo primitivo uscì dalle caverne per seguire anche lui verso nord gli animali che emigravano e i frutti di cui era ricca la sua dieta. Eravamo nel Neolitico quando l'uomo primitivo da popolo migratore (dovendo seguire le migrazione degli animali da cacciare per il suo sostentamento) diventa stanziale, nacque così l'agricoltura e con l'addomesticare prima e l'allevamento poi di animali l'umanità cambiò in modo repentino e radicale il suo modo di vivere. questa evoluzione iniziò in modo lento ma inarrestabile nel 10.000 a.c. per concludersi nel 3000 a.c. in questo arco di tempo fu fatta casualmente la scoperta del rame (6.000 a.c.) anche se solo dal 3000 a.c. gli fu data l'importanza dovuta, preferendo sino a quella data l'utilizzo di attrezzi di pietra sia per la caccia che l'agricoltura e utilizzando il citato metallo solo per oggetti ornamentali. In questo periodo non solo l'ambiente ed clima subirono variazioni ma anche "l'Uomo Preistorico" in maniera lenta ma costante iniziò la propria evoluzione (con graduali modifiche al suo modus vivendi) passando cosi dall'Uomo erectus, all'Uomo di Neanderthal, all'Uomo sapiens sapiens. Così come anche la popolazione aumentò di numero passando così da circa un milione di individui del Paleolitico medio (periodo che va dal 70.000 - 50.000 a.c. ) fino a raggiungere e superare nel Neolitico (10.000 a.c.) nove milioni di persone. Come abbiamo già detto nell'anno 6.000 a.c. fu scoperto il rame anche se usato nella giusta maniera ed in modo sistematico sono dovuti passare due mila anni, acquistando così le prime rudimentali tecniche della fusione e progredendo in questa arte dovettero passare ancora tremila anni perché il Bronzo prima lega metallica nella storia delle evoluzione potesse vedere la luce, e non prima dell'anno 1.100 a.c. un metallo che sconvolgerà il modo di vivere di tutte le civiltà dell'epoca fino ai nostri giorni per l'uso sistematico che ne verrà fatto sia in campo agricolo che militare il Ferro.