Mesozoico l'era dei rettili

 

Circa 250 milioni di anni fa alla fine del periodo Paleozoico sul globo terrestre alcuni grandi eventi dal punto di vista geologico erano giunti al termine ed in modo specifico con la congiunzione dell'Europa (tramite la catena degli Urali)all'Asia e si stava formando dal polo Nord al polo Sud un insieme di terre dove si poteva distinguere già l'Europa con Asia compresa, con Africa e America ed un insieme di terre che a causa della deriva dei continenti daranno origine all'Antartide e all'Oceania.
Comparsa e ambiente dei Dinosauri
Nel periodo compreso fra i 250 e 60 milioni di anni fa vede la luce per la prima volta il Mesozoico suddiviso poi in tre periodi: il
Trias, Giura, e Cretaceo, arrivando così alla fine del periodo con la dislocazione degli oceani e dei continenti pressoché come e rappresentato nelle attuali carte geografiche. Nel periodo Mesozoico, ed in modo particola nell'era del Cretaceo vi fu (facilitato dall'enorme espansione di insetti ed uccelli che favoriscono il trasporto di polline e semi) un enorme sviluppo della flora in questo periodo compaiono le prime palme, i pioppi, salici, platani e molte altre specie del regno vegetale sostituendo così in modo lento ma inarrestabile le piante della vecchia vegetazione. A causa di questi eccezionali eventi vedono la luce i primi Rettili erbivori e carnivori…….era nata l'era dei Dinosauri.
I dinosauri quelle terribili lucertole
Le prime notizie dell'esistenza di questi spaventosi Rettili i "Dinosauri"(dal greco terribili lucertole) risale al 1600 con la scoperta dei primi resti fossili, suscitando in coloro che avevano scoperto le ossa stupore e meraviglia per le enormi dimensioni di questi esseri preistorici ispirando così la fantasia dei paleontologi i quali assegnarono ai resti degli animali nomi che noi tutti oggi ben conosciamo. Per dovere di cronaca va anche detto che altri terribili mostruosi rettili sia per l'aspetto che per le dimensioni sono esistiti nel Mesozoico, oltre al Dinosauro animale prettamente terrestre c'era l'Ittiosauro che viveva nei mari e il Pterosauro re incontrastato dei cieli. Più o meno in tutti i continenti sono stati ritrovati resti di Dinosauri ma in modo particolare (a causa delle ricerche sistematiche e intensive fatte) nelle regioni nel nord dell'america. Per quanto riguarda l'Italia si riteneva essendo le nostre regioni(del periodo Mesozoico)sommerse dalle acque che i dinosauri non avessero popolato le nostre regioni ed è solo da pochi decenni che i paleontologi anno iniziato a scoprire le prime tracce di dinosauro, all'inizio erano solo poche orme poi nidi ed uova ed infine degli scheletri più o meno completi.
Dinosauri erano a sangue freddo o caldo?
Fino ad alcuni decenni fa era opinione comune fra i paleontologi che i Dinosauri dovevano avere (al pari dei nostri rettili attuali) il sangue freddo, ma dopo attenti studi alcuni paleontologi fecero notare che animali di quelle dimensioni e muniti (dote non comune per la loro mole) di agilità ritennero opportuno che appartenessero (perlomeno essere più simili) a i mammiferi ed uccelli, che non ai rettili come in un primo tempo era stato loro attribuito. E anche da considerare che fino ad oggi non è stato dimostrato che i Dinosauri fossero muniti di peli o piume atte a proteggerli dal freddo permettendo loro così di mantenere costante la temperatura corporea anche a forti abbassamenti di temperatura
Ecatombe dei Dinosauri e non solo
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Con il Cretaceo, si chiude l'era Mesozoica, e con essa inizia la scomparsa di molti gruppi di animali ed in modo particolare di quelli di grandi dimensioni. In questo periodo sopravissero solo piccoli mammiferi e animali di piccole dimensioni come: gli uccelli, alcune specie della fauna ittica, che insieme a piante e fiori furono i protagonisti dell'Era Terziaria
Quali sono le cause di queste scomparse rapide?
Nessuno a tutto oggi conosce le cause e il meccanismo che a provocato la scomparsa contemporanea di tante forme di vita tanto da rappresentare una reale decimazione della flora e della fauna. Varie sono le ipotesi la cosa più probabile e la simultaneità di più cause di natura biologica ed ambientale. I fattori biologici sono rappresentati dalle mutazioni molecolari della cellula, che si possono verificare in modo spontaneo oppure scatenate da interventi esterni, talvolta ambientali oppure di natura chimico-fisica, come ad esempio di. particolari composti chimici e presenza di raggi cosmici, raggi X, raggi ultravioletti etc. Questi particolari agenti mutageni hanno la fondamentale funzione di sollecitare il processo delle mutazioni spontanee, ossia non ha più la possibilità di generare mutazioni spontanee del suo sistema biologico e pertanto, non potendo reagire a nuove sollecitazioni da parte di agenti mutageni, è destinata all'estinzione, e pertanto tutto questo sistema evolutivo in tempi più o meno brevi ha coinvolto senza eccezioni tutti gli animali e le piante. I Dinosauri (forse) per una loro normale predisposizione biologica ed in contemporaneità di imponenti processi evolutivi ed eventi ambientali di eccezionale portata (deriva dei continenti ed altri fattori anche di origine astronomica) sono stati sottoposti ad appariscenti processi evolutivi. Con il riscaldamento del clima tanto da creare un ambiente di siccità e riducendo così vaste aree di lussureggiante vegetazione in aride zone desertiche possiamo immaginare cosa possa avere rappresentato per i Dinosauri erbivori un simile scenario, alcuni di questi Dinosauri (in modo particolare quelli di dimensioni ridotte) sono riusciti ad emigrare in zone dal clima più consono alle loro necessità, mentre altri di dimensioni più grandi sono costrette a soccombere. I carnivori dovendo la loro sopravvivenza alla presenza massiccia di erbivori ed essendo per loro sempre più difficoltoso trovare prede per il sostentamento subiscono la stessa sorte degli erbivori, avviandosi così verso la loro inevitabile estinzione. La fine dell'era Mesozoica e contraddistinta dall'estinzione di molte specie animali di vegetali e piante, lasciando in vita però quelle corrispondenti alle condizioni particolari dell'era Mesozoica, per evolversi poi in quelle di specie piante e di animali tipiche del Terziario e che saranno protagoniste per oltre 60 milioni di anni culminando poi con l'apparizione e lo sviluppo degli Ominidi.

Spariscono i grandi rettili, ma ...... arrivano i mammiferi (era terziaria)
Con l'inizio dell
'Era Terziaria, (avvenuta circa 70 milioni di anni fa) la flora e la fauna iniziano una profonda evoluzione che attraverso rilevanti mutazioni sono arrivate fino a i nostri giorni offrendoci cosi quello stupendo scenario di numerosi esemplari che a tutto oggi noi ammiriamo. Con il passaggio dal Mesozoico al Terziario avviene lo stesso fenomeno che contrassegnò passaggio dal Paleozoico al Mesozoico il quale fenomeno portò alla scomparsa di quasi tutti gli esseri viventi del pianeta (e pensiero comune che circa il 90 % delle specie marine scomparve) lasciando in vita pochi esemplari i quali ebbero poi il compito di continuare la vita sul nostro pianeta, alcuni di questi gruppi si svilupparono in maggior misura permettendo così a loro di dominare l'era successiva. Se nel Mesozoico i rettili ed in modo particolare i Dinosauri fecero da padroni nel Terziario tutto sarà assunto dai mammiferi per culminare poi con la presenza del più terribile dei mammiferi l'uomo. Ancora oggi i paleontologi si interrogano cosa possa aver causato questa decimazione di esseri viventi che hanno portato alla completa scomparsa di interi gruppi in così pochi anni. (pochi dal punto di vista geologico) varie e molteplici sono le teorie avanzate dagli studiosi su l'estinzione che ha coinvolto l'intera fauna e flora diffusa su tutto il globo. Alcune scuole di pensiero sostengono che le cause siano dovute a grandi eruzioni vulcaniche atte a creare enormi nubi di cenere che sospese nell'atmosfera terrestre per lunghi periodi, le quali hanno ridotto le irradiazioni solari alterando i parametri climatici, altri sostengono che in prossimità della terra sia avvenuta una enorme esplosione (forse una stella) provocando così forti radiazioni e alterando gli equilibri degli esseri viventi, mentre altri ancora sostengano che la scomparsa degli esseri viventi sia dovuta alla teoria della deriva dei continenti che ha causa dei cambiamenti climatici abbia contribuito a questa enorme catastrofe. La teoria più accettata dai paleontologi è quella che un asteroide di immense dimensioni sia caduto (tra la fine del Mesozoico e l'inizio del Terziario) su la terra (individuabile nella regione di Chicxulub nello Yucatan in Messico) e che in base a dati geofisici ( come misure geofisiche e perforazioni) hanno valutato che l'impatto con il suolo terrestre abbia causato un cratere di un diametro che raggiunge i 300 Km e di essere stato causato da un corpo superiore ai 10 Km di diametro e dunque legittimo desumere che nel periodo di passaggio tra le due Ere la Terra abbia subito un intenso bombardamento di oggetti extraterrestri fra cui (fino a nuove scoperte) all'asteroide di grandi dimensioni caduto in Messico, è in contemporaneità di questo eccezionale evento che inizia la decimazione degli esseri viventi che ha caratterizzato il periodo Mesozoico (anche se un vero rapporto fra causa ed effetto non è stato dimostrato) resta in piedi l'ipotesi peraltro confermata dall'indubbio impatto di un asteroide sul nostro pianeta alterando tutti i parametri che hanno regolato in passato e regolano tuttora la vita del nostro pianeta. A causa di questo impatto vi fu un repentino innalzamento della temperatura che insieme all'oscuramento del sole che a causa della nube (sollevatosi con l'impatto sulla terra) rimasta a lungo nella atmosfera creò uno scompenso tale nel delicato equilibrio della natura, i primi a farne le spese fu la vegetazione a causa di possibili piogge acide e incendi, fu estinta, il perdurare di questo fenomeno portò alla graduale scomparsa degli erbivori e come conseguenza di questo evento alla scomparsa dei carnivori per mancanza di cibo. Come abbiamo detto in precedenza interi gruppi come: Ammoni, Ittiosauri, fra la fauna marina e Dinosauri e Pterosauri e molti altri in quella terrestre del periodo Mesozoico sono scomparsi, mentre le piante che nel Mesozoico erano già comparse nel Terziario troveranno, esse condizioni più favorevoli alla loro evoluzione e diffusione, il gruppo di animali che avrà maggior rilievo nel Terziario saranno i Mammiferi tanto da definirla Era dei Mammiferi in opposizione al periodo Mesozoico definito come Era dei Rettili. I primi a comparire fu un gruppo di esemplari conosciuti come Mammiferi Arcaici essi si svilupparono rapidamente ma in modo altrettanto rapido si estinsero fra di essi vi erano carnivori, ungulati dai lineamenti snelli idonei alla corsa altri invece con arti massicci e dalle enormi dimensioni, con lo scorrere del tempo videro la luce nuovi tipi di Mammiferi che possiamo considerare i progenitori dei nostri attuali Mammiferi essi apparvero simultaneamente (essendo collegate fra loro)in Europa e America per poi arrivare ai nostri progenitori i vari ordini di Mammiferi come: Carnivori, Roditori, Perissodattili, Artiodattili, Proboscidati, Cetacei, Sirenii, Primati.
Terziario
Perchè grandi sconvolgimenti in Italia mentre in Sardegna regna una relativa calma
Il Terziario,è caratterizzato da un grande caos tettonico che ha interessato le terre che vanno dall'Europa meridionale ed arrivando fino al nord dell'India, creando così la massiccia e possente catena alpino - imalaiana, a differenza della Sardegna e della Corsica evidenziata da deboli fenomeni tettonici, tutto questo dovuto a un enorme zoccolo di granito che a conferito cosi alla regione una enorme stabilità che a tutto oggi si manifesta a differenza di altre regioni Italiane che vanno dalle Alpi alla Sicilia dove gli eventi sismici si manifestano con notevole intensità da distruggere interi paesi. ( il terremoto del Belice, Irpinia, della Sicilia con la distruzione quasi totale della città di Messina) Il territorio Sardo Corsico all'inizio del Terziario a causa della deriva dei continenti aveva raggiunto la latitudine attuale ma ancora vicina alla Francia e Spagna per poi essere sottoposta durante il periodo Terziario ad una sollecitazione facendola ruotare verso Est da assumere l'attuale posizione che noi tutti vediamo. Con il Carbonifero la Sardegna finisce il suo periodo geologico dove emerse completamente per assumere la configurazione attuale. La Sardegna dal punto di vista climatico ha mantenuto il clima ereditato dal Mesozoico alternato da fasi torride come evidenziato da resti fossili della fauna e della flora, nel Eocene la Sardegna ebbe un considerevole sviluppo di vegetazione tropicale, per protrarsi nel tempo delle varie ere (Oligocene e Miocene) con una crescita di un tipo di flora e fauna che oggi sono tipici del Nord Africa. Tutta la Sardegna come e noto a una varietà di minerali molto vasta come: la galena, blenda, pirite, ossidi di ferro, minerali di argento, però in quantità non sempre economicamente tali da interessare l'estrazione.