Oscar Françòise De Jarjayes nasce in Francia nel 1755 in una nobile e potente famiglia. Essendo l’ennesima figlia femmina il padre, uomo rigido e tirannico, decide di chiamarla come un uomo, Oscar, e di crescerla come tale, impartendole un’educazione militare. Chiede pertanto al Re Luigi XV di assegnarle il Comando della Guardia Reale: appena adolescente Oscar diventa Comandante delle guardie del Re. La ragazza cresce con Andrè , nipote della governante e più grande di lei di un anno  che le fa da valletto. Nello stesso periodo Oscar conosce la Principessa Maria Antonietta d’ Austria, futura consorte del Principe ereditario di Francia, Luigi XVI,  assumendo l’incarico di scortarla nel viaggio fino alla Corte francese. Comincia un’amicizia che durerà praticamente tutta la loro vita: la Principessa e poi Regina, vorrà Oscar accanto a sé e Oscar sarà suo fedele servitore per lungo tempo cercando anche di consigliarla saggiamente, anche se inutilmente, per la natura superficiale e immatura della donna. Negli anni Oscar si troverà ad affrontare varie difficoltà tra intrighi di corte, problemi sociali, scandali e per illazioni e pettegolezzi sulla sua identità ambigua di donna-soldato. Frattanto nella Francia del ‘700  cominciano a crescere le turbolenze sociali e politiche che porteranno nell’89 alla Rivoluzione e Oscar, benché nobile e Comandante delle Guardie di Sua Maestà , non mantiene il distacco caratteristico della sua classe ma, anzi, ha un rapporto molto stretto col popolo e i suoi problemi, aiutata in questo dalla vicinanza con Andrè, popolano e suo consigliere, amico fedele e sincero. Accoglie una povera ragazzina in casa sua, Rosalie, che si scopre poi essere figlia di una nobile, che sarà sempre amica di Oscar e Andrè e, come spesso accade nei film a sfondo storico, conosce personaggi che poi saranno determinanti per la Rivoluzione come Robespierre e altri che puramente fantastici, sono voce della testimonianza della sofferenza popolare. Oscar vive da sola con la governante zia di Andrè e quest’ultimo in una piccola villa, ha un temperamento solitario e ama suonare il piano. A un certo punto nella sua vita irrompe il conte di Fersen, amante della Regina, e Oscar si innamora perdutamente di lui, diventando sua amica. Oscar scatena feroci polemiche e ammirazioni totali: i suoi soldati la rispettano, il padre la tiene in considerazione perché fiero del plagio riuscito su di lei, la Regina la stima, molti la amano per la sua umanità e generosità, Andrè è innamorato di lei, Fersen la ammira. Tuttavia altri speculano sulla sua ambiguità con malignità, e i suoi nemici sono accaniti contro di lei per la sua esasperata onestà e la sua sincerità. L’epilogo della sua storia volge al termine  e le tragedie si susseguono con ritmo incalzante: si veste da donna per Fersen, tornato dalla guerra in America dove era fuggito per dimenticare la Regina e lui, non riconoscendola, le confessa di considerarla il suo miglior amico, questo causa il trauma finale in Oscar che decidere di rompere i legami con tutti per iniziare una nuova vita. Lascia il comando della Guardia Reale per entrare come comandante dei Soldati della Guardia, il più basso ordine militare e il più disgraziato, fatto di povera gente mal pagata, rompe l’amicizia con Maria Antonietta e anche con Fersen, che ormai sa dei sentimenti di Oscar per lui e che non può ricambiare, decide anche di lasciare libero Andrè. L’uomo, dopo aver patito la perdita di un occhio in battaglia, l’ incombente, conseguente cecità e la sofferenza di lei per un altro, ricevuto questo ultimo colpo dichiara il suo amore a Oscar in modo violento e si arruola anche lui nei Soldati della Guardia. La protagonista decide di rinunciare alla sua femminilità, di rinnegare la sua natura per non dover più soffrire, cioè rinuncia a sé stessa.

 La Francia è sconvolta da carestie, fame, malattie e smarrimento, la gente è esasperata, comincia a farsi strada un ceto, la borghesia, che prende anche le parti del popolo; vista la situazione tragica, il Re si convince a convocare gli Stati Generali. La Regina si è trasferita con i figli al Trianon, un palazzotto nella reggia di Versailles e si rifiuta di ricevere chiunque, ciò aumenta la distanza già accentuata tra i reali e la popolazione. La morte dell’erede al trono non modifica questa grave situazione: cominciano le prime rivolte, la violenza e la rabbia crescono. In questo marasma Oscar si ammala di tisi, il padre fa un ultimo tentativo di conciliazione con questa figlia che improvvisamente distrugge tutto ciò che di fittizio egli ha creato, prova anche a farla sposare, ma Oscar rinuncia a tutto, anche al suo cognome e ai diritti d’erede. Anche tra i soldati della Guardia si trova ad affrontare situazioni estreme, prima perché ritrova Andrè,  poi perché i militari all’inizio non la rispettano in quanto donna, dopodiché i suoi uomini si vendono i fucili per mantenere la famiglia e rischiano la Corte Marziale: la situazione sociale si esaspera, i Soldati della Guardia devono sorvegliare gli Stati Generali. Andrè ormai è quasi cieco ma continua ad amarla e la tisi progredisce. 

Alla fine i suoi soldati, che lei difende e protegge arrivano a stimarla e rispettarla come loro legittimo comandante, cede all’amore fedele di Andrè e su sua richiesta parte a difendere il popolo: dopo lo scioglimento degli Stati Generali e il Giuramento della Pallacorda, i focolai di rivolta si erano sparsi  per gran parte di Parigi e il Re era stato costretto a chiamare la Royale Allemagne. Oscar guida i suoi soldati a difendere la guerriglia urbana dall’esercito, ma in una di queste operazioni, il giorno prima della presa della Bastiglia, Andrè viene ferito a morte: Oscar non resiste al dolore della sua perdita e cerca la morte irrompendo col suo cavallo bianco tra le fila nemiche, ma si salva mentre il cavallo muore. 

E’ il 14 Luglio del 1789 e, con un ultimo sforzo, spinta dal suo soldato più fedele, Alain, Oscar punta i cannoni verso la Bastiglia e spara ripetutamente, il comandante della fortezza fa  mirare tutti i fucili su di lei,  viene così raggiunta da una serie infinita di colpi che la lasciano a terra morente: portata al sicuro, intima di continuare la battaglia e muore.

 Un’ora dopo la Bastiglia è presa.


Lady Oscar, Corriere dei Piccoli, primi anni ’80.