Simbolo
di
Pescia

Comune di Pistoia (Toscana) situata tra Montecatini Terme e Collodi

La Svizzera Pesciatina

A nord di Pescia si estende la
Svizzera Pesciatina che comprende la Val di Torbola e la Val di Forfora (dove scorre il torrente Pescia). La zona offre un passaggio collinare e montano di particolare fascino, molto verde e ricco di boschi, soprattutto di latifoglie.
In esso, come piccole pietre preziose, sono incastonati 10 paesi, qui chiamati "Castella" arroccati su poggi e sui crinali.
Fondati tra la fine del nono secolo e l'inizio del decimo, sono tutti circondati da una cinta di mura. All'interno di essa, ciascun paese presenta un aspetto medioevale, con case di pietra aggrappate al pendio e scorci pittoreschi incorniciati da archetti, viuzze e porticali, spesso aperti nella valle.

La "porta" della Svizzera Pesciatina, è Pietrabuona; dopo 4 km troviamo a 500 m. di altitudine, Medicina; proseguendo,
Fibbialla, poi, salendo, Aramo, Sorana, San Quirico, Castelvecchio, Stiappa, Pontito, tutti i paesi di ricchi di storia, cultura, resti medioevali e testimonianze di secoli di aspre lotte tra pisani, lucchesi, e fiorentini.
Capoluogo riconosciuto della
Svizzera Pesciatina, Vellano fu comune nel 1929.
La cima più elevata del pesciatino, con i suoi 1108 m. sul livello del mare, è il
monte Battifolle.

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Comune di Pistoia (Toscana) situata tra Montecatini Terme e Collodi


Pescia è una città ricca di storia, un centro antico.Si è formata nell'anno 1000 in poi intorno a due centri: uno a sinistra e uno a destra del fiume Pescia. Ha subito per 400 anni l'influenza fiorentina, sopratutto dalla famiglia Dei Medici e proprio da Cosimo III dei Medici i pesciatini ottennero il titolo di città che fu anche corte imperiale e residenza di un Vicario.
Tra il
1500 e il 1600 la città si riempì di conventi e palazzi e in essa si sviluppo una rete di stabilimenti (concerie, cartiere, e per la lavorazione della seta). In seguito i Pesciatini si impegnarono in un artigianato antico come quello della floricoltura, che sempre negli anni è riuscito a risolvere difficili situazioni. (Nel 948 fu costruito su progetto di  Giuseppe Gori ed altri il "vecchio Mercato dei Fiori". Questa "Grande volta che sembra librarsi nell'aria (KOENING) vinse a San Paolo del Brasile il premio riservato alle opere pubbliche in un concorso internazionale di architettura. Diventò insufficiente per l'enorme sviluppo della floricoltura pesciatina, il Mercato dei fiori è stato trasferito dalla vecchia sede in Via Amendola, non lontano dalla Stazione ferroviaria, nel grandioso Centro di Commercializzazione dei Fiori dell'Italia Centrale.Complesso dovuto ad un gruppo di architetti e ingegneri guidati dal fiorentino Leonardo Ravioli, che interessa una superficie di 180 ettari).
Pescia è una città che si è formata intorno a due centri: uno religioso con la Pieve sulla sinistra del fiume, l'altro sulla destra presso un "mercato longo".
Questa sua doppia origine ne ha determinato il particolarissimo assetto urbano,con due nuclei ben distinti, ognuno chiuso nel proprio cerchio di mura.
Visitiamo la città partendo dalla
Porta Fiorentina (sulla sinistra del fiume), un arco di trionfo che i pesciatini eressero nel 1632; più avanti, in via Giuseppe Giusti, al numero 23 è la casa dove abitò il poeta nato a Monsummano.Di fronte sorge il Convento delle Salesiane, fondato nel 1622. Proseguendo si trova l'Arco del Pozzino, un arco in pietra con in cima scolpito un giglio della repubblica fiorentina.Ancora pochi passi e si scorge il Campanile della cattedrale.Il duomo fu eretto nel 1591 e dal 1626 è sede del Vescovo. Passato l'arco del campanile si trova il Vescovado, dove è la Biblioteca Capitolare fondata nel 1648 e ricca di opere e stampo, documenti e manoscritti.
Di fronte al duomo è la
Chiesa di Santa Maria Maddalena, e di fianco al duomo, il Palazzo Cardini. Girato il palazzo si giunge alla Chiesetta di San Michelino, oggi sconsacrata.
In
Piazza Garzoni, si trova il Convento di Santa Chiara con la chiesa, convento dove fu il Seminario Vescovile, poi una scuola comunale e oggi sede di Istituto Superiore Internazionale di lettere e scienze naturali. Si dice che il Convento fu restaurato da Michelangelo.

La piazza che segue è quella del Prato di San Francesco, che fu agli inizi del 900 stadio di calcio.Nel 1717 vi sorse il Teatro Pacini. Il monumento più importante in quest'angolo pesciatino è la chiesa di S. Francesco che con il suo convento sarebbe stato fondato da San Francesco nel 1211.
Di fronte alla chiesa il
Ponte di S.Francesco, ricostruito dopo la guerra, e sopra si vede l'antico castello di Bareglia, convento del 1647. Dopo il Ponte di San Francesco si trova il palazzo Tannini di 1700. Percorrendo via Cairoli una lapide ricorda la casa dove nel 1919 morì il musicista e patriota Gialdino Gialdini. Via Cairoli sbocca nella Piazzetta di San Romualdo dove era una chiesetta del 1600 chiamata il Crocifisso delle Capanne distrutta nella seconda guerra mondiale.
Proseguendo si incontra
piazza Santo Stefano, dove si trova l'antica chiesa di Santo Stefano e Nicolao con una stupenda gradinata fatta dallo scultore pesciatino Agostino Cornacchini.
A sinistra di
S. Stefano è la chiesa della Misericordia del 1502. Di fronte alla chiesa è il Palazzo Galeotti del 1700, dove nel 1898 vi si organizzo la Pinoteca Comunale.
Nel primo novecento vi fu collocata la
Biblioteca Comunale che oggi possiede più di 30.000 volumi e molti manoscritti e che è stata trasferita nella Villa Sismondi (oggi restaurata) in Valchiusa (una delle bellissime elevazioni di Pescia).
In
piazza Obizzi inizia la via più celebre di Pescia, dove si trova il Palazzo Forti. Poco più avanti, in un'alta casa dei Forti, nacque nel 1806 Francesco Forti, esperto in materie giuridiche pesciatino.
In Ruga si trova anche tutto il fianco della
Chiesa della Santissima Annunziata.
Percorsa la Ruga si giunge in
Piazza Mazzini; quasi una strada con eleganti palazzi. A metà Piazza il Palazzo della Contea e più avanti la Loggia del comune, dove sul retro si trova la Torre civica o "dell'orologio". Il palazzo del Vicario è stato restaurato tra il 1888 e il 930. La Piazza Mazzini è chiusa dalla Chiesetta di Piè di Piazza costruita alla metà del 400 e intitolata ai Santissimi Pietro e Paolo.Da Piazza Mazzini per Borgo Vittoria si giunge dove era fin al secolo scorso la Porta Reale o Lucchese.
In
Piazza XX Settembre, si trova la Torre delle Scuole dove nel 1912 c'era un Politeama  e nel 1920 il cinema Splendor.
Percorrendo via Sismondi troviamo la Chiesa di
San Michele, una delle più antiche di Pescia ricordata già nel 1745. Il monastero che esisteva fu soppresso nel 1785 in Collegio Femminile. Oggi ospita scuole pubbliche Medie e Magistrali. La via Sismondi porta alla bellissima Valchiusa, celebre perché vi abitò Leonardo Sismondi storico elvetico. Nella zona sono stati costruiti alcuni edifici scolastici.
Dalla
via Galeotti si può giungere sul poggio di Colleviti dove si trova un convento con Chiesa Intitolata a San Francesco Ludovico. In un'ala del convento si trova un'importante Biblioteca ricco di opere pregiate che dal 1976 è stata aperta dal pubblico. Il gruppo di case sotto Colleviti è detto le Casacce.Poco distante il Castellare con chiesa moderna (1865-1888) costruita ove nel Medio Evo sorgeva un castello distrutto dai fiorentini nel 1338.
Dalle Casacce, dietro Colleviti, si sale dolcemente a
Collecchio. Proseguendo si perviene al Monte a Pescia (500 metri).