Lamporecchio
Lamporecchio collocato in una giusta posizione fra il Padule di Fucecchio e le colline del Montalbano,
vista la sua collocazione centrale,
da Lamporecchio è possibile raggiungere dei centri cittadini importanti come: Pistoia, Firenze, Lucca, Pisa, Montecatini.
Terme, Vinci (paese natale del celebre Leonardo)Lamporecchio paese moderno ma dalle origini molto antiche visto le
numerose testimonianze nella sua zona collinare di insediamenti già dall'età romana. Anche se di questo periodo è rimasto
pur poco (quasi nulla) molte sono invece le testimonianze d'epoca medievale con le torri del Vitoni a Collececioli e di
Porcino, le chiese d'Orbignano, San Baronto, Porciano. Ad Orbignano
vi è la chiesa di Santa Maria Assunta dove all'interno vi sono delle bellissime opere d'arte come un bassorilievo
di marmo bianco di Madonna con Bambino, una statua di legno di quercia che raffigura la Madonna del Pruno tanto
cara agli abitanti di Orbignano ed alcuni frammenti d'affresco del XIII – XIV secolo di scuola pistoiese.
A Porciano sfoggio di se le due torri e la chiesa di San Giorgio del XIII secolo, il piccolo edificio con capriate
di legno ed un bellissimo dipinto del cinquecento posto sull'altare destro della chiesa che mostra una Madonna con
Bambino fra Sant'Antonio Abate e San Nicola realizzato da Gerino da Pistoia. Salendo una strada che da Lamporecchio
va verso Pistoia dopo alcuni chilometri troviamo San Baronto e la sua bellissima chiesa che fu fatta saltare dai soldati
tedeschi durante la scorsa guerra e ricostruita dai suoi abitanti con pazienza certosina riutilizzando fin dove era
possibile lo
stesso materiale riportando l'edificio alle sue antiche origini romaniche, molto suggestiva e la cripta sostenuta
da colonne con capitelli di epoca preromanica (forse IX secolo) al cui interno è collocato un sepolcro di marmo dai
colori bianco e verde che usanza vuole vi siano sepolti i Santi fondatori della chiesa Baronto e Desiderio. Di epoca
successiva una pala di Giovanni della Robbia e artisti della sua scuola dedicata alla Vergine Maria e realizzata fra
il 1524 ed il1525 e posta nella chiesa di Santo Stefano, fatta fare dagli abitanti di Lamporecchio per ringraziamento
alla Vergine Maria per essersi salvati dalla peste. Lamporecchio da sempre può vantare un'eccellente produzione di vino
ed olio d'oliva, molto apprezzato anche in tempi lontani, altra specialità
è il "brigidino" questo friabile dolce che anche l'Artusi celebre autore di un famoso libro di cucina "L'arte
del mangiar bene del 1891" definisce il brigidino "trastullo speciale".Questa friabile cialda a base di: zucchero,
uova, anice, farina, il cui significato della parola "brigidino"tradizionale dolce di Lamporecchio derivi in maniera
abbastanza certa dalle "Brigidine"esse erano delle suore di un convento devote a Santa Brigida (Santa Svedese del XIV
secolo). Queste suore per tradizione erano incaricate alla produzione delle ostie per le comunioni. Così inventarono
intorno alla metà del XVI secolo la ricetta di questi prelibati dolcetti dal delicato sapore d'anice, facendoli cuocere
fra due piastre di ferro roventi di forma circolare (la stessa forma delle ostie). Durante il mese di Agosto
a Lamporecchio c'è la sacra del brigidino conosciuta anche come "Fiera d'Agosto o più comunemente sacra del brigidino
"appuntamento annuale con spettacoli, giuochi, musica, e naturalmente tanti……tanti…..brigidini.
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