Massa e Cozzile



Massa e Cozzile

 

Partendo dalle pendici dell'appenino Tosco/Emiliano fino al parco naturale del padule di Fucecchio, il comune di Massa e Cozzile si estende così fra boschi di castagno, vigneti, oliveti, e fertili campi coltivati. Il territorio è diviso in varie frazioni e centri abitati, in collina troviamo il castello di Massa e quello di Cozzile, mentre per quelle di pianura sono: le Molina, Vacchereccia e Vangile. Spostandosi leggermente a sud ci sono Margine Coperta e Traversagna e Montecatini.T. nota cittadina per le sue acque curative ed idrotermali.
Alle sue origini il comune di Massa e Cozzile comprendeva tre borghi: Verruca, Massa e Cozzile, infatti se guardiamo lo stemma notiamo la croce di Verruca, la mazza ferrata di Massa, ed il giglio di Cozzile. Il nucleo urbano di Massa è tra più antichi insediamenti della Valdinievole, nato come nucleo agrario d'età tardo antica. (III—IV secolo a.c.) Attraverso reperti rinvenuti nelle vicinanze del paese (monete, urne cinerarie, epigrafi) si denota la sua origine romana. Per avere accesso a questo borgo medievale fortificato vi si accedeva da tre porte, Porta Pieri a nord, Porta ai Campi a sud, e Porta Fontana ad ovest le cui ultime due ancora esistenti. Dalla seconda metà del secolo XI si anno notizie di Massa sulla Borra e del castello di Verruca, mentre le origini di Cozzile sono più tarde. Da notizie documentate si viene a conoscenza che la contessa Matilde di Canossa nel 1078 avrebbe soggiornato a Massa. Il castello di Verruca e nominato in un documento del X secolo dall'imperatore Ottone III. Occupata dai Longobardi e fino che, non fu sottomessa a Firenze (1339—40) Massa dipendeva da Lucca anche se aveva una sua propria autonomia, tanto è che nel 1208 si costituisce comune con propri consoli, molto probabilmente
è in questo periodo che ebbe la doppia denominazione che tuttora vige. Alla fine del duecento i Massesi conquistarono l'ambito castello di Verruca giudicato imprendibile fino all'ora, in tutto l'arco del secolo XIV Massa e Cozzile erano coinvolte nelle guerre tra Pistoia, Lucca, Firenze e Pisa, finché sotto il dominio di Firenze, Massa riuscì a conquistare un ampia autonomia con un suo podestà, la cui autonomia durerà fino alla fine del settecento, poi con le riforme fatte dal Granduca Leopoldo fu unita a Buggiano.Dopo il 1814 Massa e Cozzile rimase comune autonomo.
Per entrare nel paese di Massa circondato da numerose mura si deve accedere dalla trecentesca porta sud detta Porta dei Campi. Appena inoltrati nell'antico borgo ci troviamo in pieno medioevo con le sue torri e con la rocca che domina dal suo punto più alto il paese. Percorsi pochi metri si arriva in piazza Covour su la quale si affacciano, la bellissima pieve romanica dedicata a Santa Maria Assunta, poi ristrutturata nel XVII secolo, volgendo lo sguardo, vediamo il grande monastero della Visitazione sorto nel 1683 come conservatorio femminile, trasformato poi per volere del Granduca Cosimo III in monastero. Partendo dalla piazza e percorrendo via Roma possiamo notare abitazioni e palazzi in perfetto stile medievale. Proseguendo troviamo piazza Matteotti cuore vero e proprio del castello fin dalle sue origini, a settentrione della piccola piazza troviamo la loggia del Podestà dove in bella mostra notiamo gli stemmi gentilizi, accanto, un bellissimo palazzo in stile ospita l'archivio storico del comune. Continuando per la strada principale fiancheggiati da antichi edifici si sale in modo brusco e repentino verso l'alto fino ad arrivare sulla cima del paese dove nascosti fra gli olivi troviamo gli antichi resti della rocca medievale.
Una antica strada romanica unisce i due centri storici di Massa e Cozzile, inizia alla fine di Via Roma e salendo ripida fra oliveti e ubertosi campi, vediamo in lontananza la mole del palazzo De Gubernatis che poggia sul crinale. Continuando ad andare avanti si scorge il paese di Massa con la cupola della pieve e la vallata dove sul versante opposto si scorge il Santuario di Croci e la Verruca, dopo poche decine di metri entrando dalla Porta di Levante siamo dentro il paese di Cozzile dove anche qui possiamo notare le origini medievali del paese. Di notevole interesse ci sono da visitare la chiesa di San Jacopo Apostolo dove nel corso del cinquecento è stata restaurata ed ampliata, a ridosso della chiesa vi è il palazzo De Gubernatis, usciti da Porta Nuova ci soffermiamo un'attimo
e volgiamo lo sguardo sull'intera Valdinievole ed ammiriamo il panorama dove nei giorni più tersi possiamo intravedere i profili scuri dei monti dell'isola d'Elba. Appena fuori del paese possiamo ammirare la quattrocentesca Margine di Cozzile bellissimo gioiello dell'architettura eclesiastica minore. Per raggiungere l'antica rocca di Verruca si sale per una ripida strada panoramica (Via Croci) dove da una piazza immersa nel verde si può vedere il Santuario dedicato alla Beata Vergine del Carmelo, elegante edificio con un porticato a tre navate d'origine settecentesca, si possono altresì vedere alcuni resti medievali dell'oratorio di San Cataldo. Dopo una breve passeggiata si raggiunge i pochi ruderi rimasti della rocca della Verruca.
La rocca della Verruca che fu conquistata alla fine del 1200 dai Massesi fu presto abbandonata dagli abitanti e gli edifici così lasciati andarono subito in rovina, dalla piazza di Croci dopo un breve tratto si raggiunge un ponte d'origine romanica conosciuto come il ponte di Barano il quale ponte unisce i due versanti del torrente Borra.
Durante il periodo estivo molte sono le manifestazioni culturali e musicali, con spettacoli teatrali e trattenimenti enogastronomici, dalle "Settimane Massesi"che si svolgono nel mese di Giugno nel caratteristico centro storico di Massa, mentre nelle prime settimane di Settembre si svolge la "Festa a Croci" nell'omonima località, i quali proventi della festa sono usati per il restauro del Santuario di Croci consacrato alla Beata Vergine del Carmelo. Completano lo scenario gastronomico la sacra della "bruschetta " che si svolge nel paese di Cozzile nel mese di Maggio, quello della "mortadella" in Traversagna, delle "penne al sugo" di Margine Coperta. Il 16 d'Agosto per la festa del patrono San Rocco tutti gli abitanti della frazione di Vangile si riuniscono nella piazza del paese per una cena collettiva, ed infine tra Novembre e Dicembre presso l'oleificio sociale, la "sacra dell'olio d'oliva" dove per l'occasione viene offerto a tutti gratuitamente la degustazione dei piatti tipici del luogo conditi con l'olio d'oliva: fagioli bianchi, bruschetta, farinata con il cavolo nero.
Dal 1999 di Gennaio il comune è gemellato con il comune Austriaco di Judenburg della regione della Stiria ambedue d'origini medievali, il 23 Marzo del 1999 alla presenza della delegazione di Judenburg il gemellaggio è stato sottoscritto in modo definitivo.

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