Le Legioni di Roma



Storia dell'esercito romano

L'esercito romano al momento della sua nascita era formato da una sola " Legione1 " composta prevalentemente da tremila fanti e trecento cavalieri. Questo era dovuto perché nella popolazione dell'antica Roma vi erano solo tre gruppi di cittadini del ceto medio "TITIENSES 2"  " RAMNENSES3"  " LUCERES4 "  il cui compito era di difendere i confini della città, questi gruppi erano ulteriormente suddivisi in dieci Curie che in caso di bisogno dovevano contribuire con cento fanti e dieci cavalieri ognuna. Chi guidava la Legione era un Magistrato ed aveva pieni poteri sia militari che civili "5 Imperium". L'esercito romano non era formato da soldati di professione ma da semplici cittadini(di età compresa fra i Diciassette e Quarantasei anni)che abbandonando momentaneamente le loro normali abitudini, ed armandosi a proprie spese (secondo le loro possibilità economiche)andavano in difesa della patria, per poi tornare a guerra finita alle proprie attività. Col trascorrere del tempo le Legioni divennero due per poi passare durante le guerre Sannitiche a quattro e continuando ad aumentare di pari passo alla grandezza di Roma. Il numero maggiore di Legioni si avrà alla fine della guerra civile fra Cesare e Pompeo con più di settanta Legioni (circa mezzo milione di soldati). Dopo le riforme del quinto secolo e con le leggi delle XII tavole nel 451 a.c. (attribuite a Servio Tullio) i ceti più poveri acquisirono diritti, privilegi e doveri. Non dividendo più il popolo fra Patrizi e Plebei, ma in sei categorie di cittadini in base alle loro possibilità economiche, suddividendo così, il reclutamento per classi sociali: la prima classe doveva fornire ottanta Centurie di fanteria e diciotto Centurie di cavalieri, la seconda e la tersa venti Centurie di fanteria ciascuna, la quarta venti Centurie di truppe ausiliarie leggere, la quinta trenta Centurie fornite di fionde"frombolieri"e di arco"arcieri", ed infine la sesta formata da cinque Centurie in personale di servizio: fabbri, falegnami, ecc non impegnati in battaglia. All'inizio la disposizione delle truppe in battaglia veniva disposta in unico blocco compatto per avere così una enorme forza d'urto e una difesa rigida "a falange". Ma durante la lunga campagna militare contro i Sanniti(Sanniti popolo che abitava nel Sannio in Campania)guerra che durò molti anni e si svolse in tre fasi ben distinte(la prima guerra dal 343 al 341 a.c. la successiva dal 326 al 304 a.c. ed infine l'ultima 298 – 290 a.c.) e che alla fine decretò il dominio di Roma, durante queste guerre Roma modificò la sua disposizione militare in battaglia. Le Legioni furono organizzate su tre livelli il primo: gli "6 Hastati" giovani soldati equipaggiati con una lunga asta da lancio, elmo e calotta, cotta di maglia, schinieri e spada, il secondo da i "Principes 7 " soldati meno giovani ma più esperti nell'arte militare, ed infine il terso dai "Triarii8 "dei veri veterani di guerra con armamento diverso, quest'ultimo si differenziava dai primi in quanto portavano una lunga asta che resisteva agli urti, al posto della classica asta da lancio. Questi "veterani"erano la tersa linea ed entravano in azione per risolvere le situazioni critiche che potevano esserci durante la battaglia. Vi era poi uno speciale reparto i "Velites9 "con armamento leggero: spada, giavellotto, e un piccolo scudo di forma rotonda, venivano posizionati, all'inizio della battaglia, d'avanti a tutti, avendo il compito di provocare il nemico e infliggere danni da lontano, per poi ritirarsi dietro le proprie linee ed essere protetti durante la battaglia. Chi comandava l'esercito erano due Consoli coadiuvati da vari ufficiali (non militari ma politici) che allo scadere del loro mandato erano rimossi dal comando, questo ad evitare che potessero impadronirsi del potere (a causa del prestigio che potevano assumere sui campi di battaglia). Con l'ascesa al potere di Caio Mario cugino di Giulio Cesare (sarà poi suo successore)si avrà una nuova organizzazione dell'esercito romano. Caio Mario divenuto comandante nella guerra contro Giugurda (111 – 105 a.c.)in Numidia (Africa) si dimostrò un valente e valoroso generale, con le riforme volute da Caio Mario i militari divennero professionisti, ed il reclutamento non veniva più fatto fra i cittadini ma venivano reclutati anche i nullatenenti e fra tutti coloro che volevano svolgere la propria attività nell'esercito , ed altresì estese i reclutamenti anche agli italici, proletari, ed alleati delle proprie province, chi intraprendeva così la vita militare oltre ad una occupazione riceveva anche un compenso stabilito al momento della ferma. Da qui molto probabilmente i toponimi delle parole "soldato"ed "assoldare" (soldato: anticamente, chi esercitava a pagamento il mestiere delle armi) (assoldare: prendere uomini a soldo, per servizio militare).
Dal punto di vista organizzativo Caio Mario strutturò le nuove legioni, ogni Legione era formata da seimila uomini ripartiti in dieci Coorti composte da seicento uomini ciascuna, ogni Coorte era divisa in tre Manipoli ed ognuno composto da due Centurie, ed in fine furono tolte le figure degli Astati, Principi, e Triarii dal momento che ognuno aveva lo stesso addestramento militare, di pari passo fu mantenuto lo stesso schieramento su tre linee e tutti avevano lo stesso armamento: giavellotto leggero e pesante, elmo di bronzo, spada, ed un grande scudo, questa nuova organizzazione voluta da Caio Mario si mantenne fino ai primi secoli dell'Impero. Altro noto condottiero romano ed insigne stratega fu Caio Giulio Cesare che facendo parte della antica aristocrazia "Gens Julia"la cui discendenza era attribuita a "Julio figlio di Enea"che secondo la leggenda era stato generato da "Venere". (che come si può desumere, con simili antenati era destinato alla gloria sua e di Roma) Nelle diverse campagne militari da lui intraprese non fu mai sconfitto sui campi di battaglia (e questo insieme ad altre doti accrebbero la sua popolarità ) e fu artefice di temibili spedizioni militari contro la Gallia e la Britannia a tutt'oggi considerate eccezionali imprese nel campo delle strategie militari. Giulio Cesare nelle sue campagne militari, usò la stessa organizzazione e migliorandola dove era possibile quella che aveva a suo tempo introdotta suo zio Caio Mario, distribuendo così i suoi soldati, in formazioni e numero:

Legione: composta da tremila a seimila uomini, fra soldati di leva e volontari con un periodo minimo di ferma di venti anni, al comando di ogni Legione vi erano dei "Tribuni Militari" eletti dal popolo. oppure dei "Legati" scelti da un Generale, ogni Legione era composta da dieci/ dodici Coorti.


Coorte: è comandata da un "Tribuno Militare" rappresentava l'unità tattica ed era divisa in sei Centurie.


Centuria: composta da cento uomini ciascuna ed era posta sotto il comando di un Centurione.


Un Tribuno Militare o un Legato comandava una Legione, composta da:seimila uomini.Ogni Legione era composta da dieci Coorti, le Coorti erano comandate dai Tribuni Militari, ed  erano divise in sei Centurie(ogni Centuria era composta da cento soldati) ed ognuna posta agli ordini di un Centurione. Un ruolo importante veniva svolto dalla Cavalleria, la cui unità era l'Ala suddivisa in dieci / dodici " Turmae
10 "(o squadroni) composte da trentadue cavalieri cadauna ed  era controllata da un Centurione per Turmae e comandata da un Tribuno che la guidava in battaglia, detto Tribuno era chiamato " Sexmenstris 11 " perché la sua carica aveva la durata di sei mesi, di altre figure era composto l'esercito romano qui di seguito elencate: il"Vexillarius 12 " colui che portava lo stendardo, il" Mulio 13 "staffiere e scudiero, il "Pequarius 14 " veterinario, ed il "Tesserarius 15 "colui che controllava le varie parole d'ordine ed infine l" Exercitator 16 "e il " Discens 17 " il primo incaricato dell'addestramento l'altro istruttore. Una nuova e drastica riforma si ebbe sotto Augusto, che dovendo diminuire le spese che gravavano sulle casse dello stato (sottoforma di stipendi per i militari) ridusse il numero delle Legioni (da settanta a meno di trenta). Ad ogni legionario la cui ferma durava ventenni veniva data a ferma finita una "liquidazione" in denaro oppure secondo sua scelta un appezzamento di terreno. Altra innovazione voluta da Augusto fu la creazione di un nuovo corpo militare: i "Pretoriani" (27 a.c.) con compiti esclusivi di guardia del corpo dell'Imperatore, con paga tripla e la ferma diminuita a sedici anni il loro corpo era composto da nove Coorti, ognuna di mille uomini (stanziati in posizioni strategiche alle porte di Roma). Sotto Vespasiano (69 – 79 d.c.) costretto sedare alcune ribellioni in varie zone dell'Impero, ed a recuperare la fiducia nell'esercito sciolse tutte le Legioni ribelli all'Impero e rifondò nuove Legioni reclutando nuovi soldati provenienti dalla Gallia e dalla Spagna e dando loro la cittadinanza Romana. Nell'arco dei cinquanta anni che vanno dal 235 al 285 d.c. fu un periodo di anarchia militare dove l'Impero rimase in mano ai militari arrivando ad eleggere Imperatori i loro generali e togliendoli di mezzo in modo drastico e veloce se qualcosa non andava loro a genio. Ogni soldato dell'esercito romano sapeva a quale Centuria, Coorte, Manipolo, o Legione apparteneva e chi erano i suoi superiori, per poter comunicare fra di loro (vista la grandezza dell'esercito) non essendo possibile farlo a voce venivano usati dei segnali sonori come: una tromba dritta detta "Tuba"una Tuba più piccola (Bucina) oppure un corno, per avvertire quando si doveva andare all'assalto o ritirarsi oppure se si doveva partire dal campo veniva usata la Tuba, il Corno veniva usato per chi portava le Insegne della Legione. Durante i combattimenti ogni Manipolo (due Centurie)seguiva il " Signifer 18 " (questa figura, era colui, a cui era affidato il compito, di fare da guida per la strada che l'esercito doveva percorrere ) il quale tracciato era riportato sul "Signium 19 ". Ogni soldato doveva seguire le insegne della propria Legione di appartenenza, mentre la Cavalleria seguiva il suo"Vexillum 20 "e colui che lo portava era il "Vexillarius", altre figure vi erano nell'esercito romano: il" Metator 21 "il cui compito era di trovare un luogo adatto dove costruire l'accampamento, mentre la costruzione era affidata al "Librato 22 r" (il geometra) l'agrimensore " Mensor 23 "aveva il compito di assegnare le varie camerate e di disporre le Legioni nell'accampamento, essendo le varie Legioni autonome ogni accampamento disponeva di: un deposito di armi " Custus 24 " " Armorum 25 ", di granaio " Horrearius 26 ", una sala per le esercitazioni "Custos Basilicae 27 "e perfino le terme "Ad Balnea 28 " , il personale che si occupava della legna da ardere per scaldare l'acqua erano " Lignea Balnei 29 ". La salute dei militari e la cura era affidata ad un Farmacista ed da un suo aiutante " Optio 30 " e " Capsarius 31 ". Tante altre figure componevano l'esercito romano e tutte avevano un loro compito ben preciso nel complesso ma funzionale apparato militare nelle gloriose Legioni romane. Il tipo di armamento in dotazione all'esercito romano molto pratico e funzionale era così distribuito: corazza, elmo di metallo o di cuoio, uno scudo anch'esso di metallo o cuoio, oppure di legno, un giavellotto di circa due metri di lunghezza detto " Pilum 32 " la cui metà era formato dalla punta , un cinturone di cuoio con borchie, una spada corta e larga di circa cinquanta centimetri di lunghezza a doppio taglio "Gladio" usato nel combattimento ravvicinato, oltre alla Fanteria Pesante vi erano i "Sagittari" muniti di archi e frecce, i "Frombolieri" muniti di fionda in grado di lanciare sassi a grandi distanze e di peso notevole (fino a mezzo chilo). L'esercito romano era equipaggiato anche con sofisticate ed efficaci "macchine da guerra" qui di seguito elencate:


Onagri, serviva a lanciare crossi sassi.


Balista, per lanciare le frecce e usata anche per sfondare porte.


Scorpione, lanciava giavellotti e frecce di dimensioni e peso più grandi di quelle usate dai soldati.


Queste macchine erano montate per un più facile trasporto su ruote, addirittura con alcune di queste armi erano equipaggiate le navi da guerra con lo scopo(dove ve ne era necessità)di agevolare e proteggere lo sbarco della fanteria. Il funzionamento di queste armi si otteneva tramite la torsione di corde, una volta caricato il meccanismo veniva fatto scattare facendo si che il movimento repentino e violento in avanti del braccio dell'arma, che aveva per ritornare alla sua posizione originale, permetteva di effettuare notevoli e poderosi lanci di proiettili di cui era dotata l'arma, detto meccanismo veniva chiamato generalmente "Tormenta", poi vi erano gli:


Arieti, enormi travi di legno posti su di un piano anch'esso di legno nel senso della sua lunghezza e fatto oscillare, (tipo pendolo) tramite grosse corde sull'ostacolo da abbattere, e poiché la testa della grossa trave era rivestita di metallo l'effetto era quanto mai devastante. Queste macchine erano montate tutte su ruote, ed erano munite di tettoie, per proteggere coloro che le usavano da il lancio di oggetti, che venivano gettati dall'alto, da parte degli assediati. Fatto curioso e forse unico vi era in uso all'epoca una strana e quanto mai singolare abitudine militare, ed era che, una volta che l'Ariete veniva usato, non vi era più possibilità di trattare la resa.


Le Falci, venivano usate dai marinai per tagliare le corde "Sartie" che tenevano le vele ed essendo queste senza remi si fermavano permettendo così di assaltare e distruggere le navi nemiche.
Molte di queste armi furono ideate ed usate da Giulio Cesare in occasione delle guerre Galliche, non vi è dubbio che Cesare fu un fine stratega e abile condottiero della storia, portando in seno alle Legioni Romane tante innovazioni e modi di combattere, introducendo nuove tecniche di combattimento ed assedio, portando così le Legioni di Roma alla conquista di un vasto Impero, tuttora portato ad esempio nelle strategie delle varie scuole militari.


Ecco, cosa scrivevano due insigni storici dell'epoca, sulla potenza di Roma.


Ovidio Nasone, Publio ( Sulmona 43 a.c. Tomi Mar Nero odierna Costanza in Romania 17–18 d.c.)


Virgilio Marone, Publio ( Andes odierna Pietole Mantova 70 a.c. Brindisi 19 a.c.)

"Lunga età le sia concessa
è potenza di padrona del mondo
e sia sotto il suo dominio la
nascita e il tramonto del sole"
Ovidio (Fasti, IV – 831-32)

"Tu romano, ricordati di
reggere col tuo potere il mondo
(sarà questa l'arte tua), di dare
ordine alla pace, graziare i vinti
e domare i superbi
"
Virgilio "Eneide"

Schieramento di una Legione Romana:

¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦ Velites

¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦ Hastati

¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦ Principes

¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦¦ Triarii




  1- Legione: Reparto dell'esercito Romano costituito da 4200 a 6000 uomini.
  2- Titienses: La seconda delle primitive tribù di Roma di origine Sabina,una delle tre Centurie di cavalieri istituita da Romolo.
  3- Ramnenses: Una delle tre tribù e Centurie di cavalieri della costituzione di Romolo, comprendente i cittadini di stirpe Latina.
  4- Luceres: Una delle tre tribù (di origine Etrusca) in cui Romolo divise la cittadina.
  5- Imperium: Diritto di dare degli ordini, sommo potere, comando, autorità, sovranità, governo, dominio, giurisdizione.
  6- Hastati: astati, armati di aste, legionari che combattevano in prima fila.
  7- Principes: primo, per primo, primo fra tutti.
  8- Triarii: Soldati veterani schierati in terza linea nell'ordine di battaglia.
  9- Velites:soldati armati alla leggera,che combattevano sparsi e non inquadrati nello schieramento regolare.
10- Turmae: Squadrone di cavalleria (era la decima parte di un Ala e a sua volta comprendeva tre Decurie) (Decuria: gruppo di dieci)
11-Sexmentris: Sex sei Mentris mesi possiamo dire letteralmente lunga sei mesi.
12- Vexillarius: Porta Insegne, Alfiere, i Vessillari corpi speciali di riserva formati da veterani già sciolti dal giuramento militare ma non ancora congedati.
13- Mulio: incaricato dei finimenti (briglie, staffe, ecc, ) degli animali da soma, da tiro, e cavalli per la Cavalleria
14- Pequarius: Incaricato della salute degli animali da soma, da tiro, e i cavalli per la Cavalleria
15- Tesserarius: Chi trasmette la parola d'ordine o gli ordini del comandante.
16- Exercitator: Chi esercita, esercitatore.
17- Discens: Colui che insegna
18-Signifer: Colui che porta insegne militari,Alfiere, Portabandiera, Capo, Guida.
19- Signum: Impronta, Contrassegno, Segnale, Segno, Marchio.
20- Vexillum: Vessillo, Insegna, Bandiera.
21- Metator: Misuratore.
22-Librator: Livellatore, misuratore di livelli.
23- Mensor: Misuratore, Agrimensore, Architetto, Ingegnere.
24- Custus: Guardiano, Custode, Responsabile.
25- Custus Armorum: Guardiano, Custode, della sala delle armi.
26- Custus Horrearius: Guardiano, Custode dei granai, depositi e magazzini
27- Custus Basilicae: Guardiano, Custode della sala delle armi.
28-Balnea: Bagni,Terme.
29- Lignea Balnea: Colui che era incaricato della legna da ardere per le Terme.
30- Optio: Una specie di Sotto ufficiale medico (in genere un luogotenente ).
31- Capsarius: Aiutante infermiere e guardiano dell'infermeria (in genere erano gli schiavi ad avere queste mansioni).
32- Pilum: Giavellotto arma usata dalla fanteria Romana.