Chiesa di San Michele

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Chiesa di San Michele

Dalle notizie ricercate risulta che la chiesa č datata 1594. Inoltre un manoscritto riporta la notizia che per "finire il coro da pič della chiesa" Michelangelo Galeotti il 28 giugno 1594 fece una donazione. Questa testimonianza spiega anche cosa significhino le iniziali "M.G." che, incise a caratteri romani, si trovano sotto le date degli architravi. (M. Stanghellini Bernardini). La chiesa fu parrocchiale fino al 1783 ed č ricordata in antichi documenti. (D. Ermenegildo Nucci).
La chiesa si presenta con una unica navata, l'altare maggiore ha un bel quadro del '500 raffigurante la santissima Annunziata, dipinto dal pittore Santi di Tito; sui lati in alto ci sono due lunette affrescate dal Barberini. Di fronte all'altare maggiore verso l'ingresso troviamo il portico a quattro colonne che sostiene la cantoria .
Alla destra della Madonna si trova san Michele Arcangelo che riconduce al titolo del monastero delle benedettine ed anche al culto particolare che queste comunitā riservavano al santo. Gli scritti attribuivano a san Michele la funzione di accompagnatore delle anime in paradiso oltre che  difensore dei monasteri contro le insidie demoniache. A sinistra vediamo la cappella dove all'interno č ubicato l'altare seicentesco del santissimo Crocifisso che in un'urna apposita contiene i resti di santa Fortunata. Altra opera degna di essere ricordata č la pittura settecentesca di Innocenzio Ansaldi che rappresenta s. Giovanni Nepomuceno. L'antico coro delle monache posto sopra la zona di ingresso della chiesa, č illuminato, dalla splendida vetrata a colori della fine del '500 che rappresenta l'Arcangelo Michele mentre trafigge il Diavolo, che fu commissionata intorno al 1548 dal pesciatino Gaspero di Lorenzo Ducci. Il quadro raffigurante s. Benedetto benedicente con angelo, fu opera del pittore di Uzzano Alessandro Bardelli (sec. XVI-XVII).
Nel corso dei secoli la chiesa di s. Michele ha subito almeno tre trasformazioni architettoniche per vari motivi liturgici. L'edificio, cosė come si presenta oggi e come ci dicono padre Alberto Busco e la prof.ssa Mirena Stanghellini Bernardini, subė un intervento di ampliamento nella fine del sec. XVI . La sistemazione della sacrestia, risale al sec. XVIII, invece  l'intonacatura della facciata č avvenuta all'inizio del 1900.

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